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Il covid raffredda gli entusiasmi e riduce la libido (e le nascite): lo dice la scienza

"Forse lʼaumento delle nascite ci sarà quando si tornerà alla normalità dopo aver sconfitto il virus" - dicono gli esperti, che aggiungono: "Lʼamore ai tempi del Covid ha perso la libido e anche lʼentusiasmo"

impotenza, disfunzione erettile, sesso
-afp

La paura di ammalarsi, l'ansia per il futuro incerto, la mancanza di vita sociale, non facilitano i rapporti a due e fanno calare il desiderio. A dirlo è Roberta Rossi, presidente nazionale della Federazione nazionale di sessuologia, intervenuta al Festival della salute, per parlare degli effetti del Coronavirus sulla sessualità.  

Paura e incertezze - "L'amore ai tempi del Covid ha perso l'entusiasmo - ha detto l'esperta - non credo ci sarà il baby-boom come molti avevano previsto con l'obbligo di stare in casa per il lockdown, perché quando non siamo tranquilli ne risente anche la nostra sfera sessuale. Nella situazione specifica poi, con lo stato d'animo turbato dall'incertezza, in pochi se la sentono di mettere al mondo un figlio.

 

Lockdown e sesso, pro e contro - Forse l'aumento delle nascite ci sarà quando si tornerà alla normalità dopo aver sconfitto il virus". Secondo Roberta Rossi inoltre la convivenza forzata 24 ore su 24, "se per alcune coppie è stata la riscoperta dello stare insieme, ha rinforzato l'intimità e la vicinanza, per molti altri è invece risultata molto difficile. La difficoltà della convivenza forzata, la mancanza di rapporti sociali e le preoccupazioni hanno acuito situazioni di tensione e la scintilla del desiderio s'è spenta".

 

La ricerca - Una recente ricerca compiuta da Durex insieme ad Anlaids, associazione italiana che si batte contro la diffusione dell’Aids, ha studiato come la pandemia abbia cambiato il rapporto degli italiani con il sesso dopo il lockdown. Secondo gli autori dello studio un ruolo importante ha giocato lo stress della pandemia, che ha inibito la libido. Tra gli altri fattori emersi sono presenti la paura del contagio, la presenza di bambini in casa e l’obbligo di distanziamento sociale. Il dato che emerge su tutti è che gli italiani in quarantena hanno fatto meno sesso: l'indagine ha riguardato 500 persone tra i 16 e i 55 anni. 

 

Effetti a breve e a lungo termine - Il lockdown "ha generato degli effetti psico-sessuali a breve e a lungo termine - spiega Sonia De Balzo, sessuologa specialista in psicologia clinica e dello sviluppo dell’Ospedale Cotugno di Napoli - umentando i sentimenti di ansia, ossessività, compulsività per il contagio e effetti simil-depressivi. Si sono così drasticamente ridotte le pratiche sessuali - compreso il petting - con i partner occasionali ma anche con il partner stabile". Tutte le grandi epidemie - concordano gli studiosi - hanno lasciato profonde tracce nella cultura e nei comportamenti umani. E che una malattia trasmissibile per via aerea e per contatto diretto abbia condizionato anche i comportamenti sessuali di questo periodo, sicuramente, bisognava aspettarselo. 

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