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Green pass, scattano le proteste: da Torino a Roma c'è chi dice no alla nuova misura del governo Draghi

Nel capoluogo sabaudo duemila persone si sono riunite per il "No paura day", mentre nella Capitale il malcontento serpeggia anche tra le forze dell'ordine

No al Green pass, a Torino in migliaia in piazza

Folla a Piazza Castello a Torino per il "No paura Day", manifestazione lanciata due giorni fa via internet per protestare contro il Green pass e l'obbligo vaccinale. "La Digos ha contato 2000 persone e quindi siamo almeno il doppio" ha detto uno speaker da un furgone. "Facciamo vedere a tutti cosa vuol dire uomini liberi".

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Dal 6 agosto, avere in tasca (o sullo smartphone) un Green pass ci permetterà di accedere a una lunga serie di attività, dai ristoranti a cinema e palestre. Ma la nuova misura introdotta dal governo Draghi ha scatenato anche dissensi e proteste. A Torino, ad esempio, duemila persone si sono riunite in Piazza Castello per il "No paura day", manifestazione lanciata giorni fa per protestare contro l'uso del certificato verde e dell'obbligo vaccinale. 

Riuniti in nome della "libertà" - "Facciamo vedere a tutti cosa vuol dire essere uomini liberi", ha urlato uno degli organizzatori dell'evento, mentre la folla radunata nel centro di Torino scandiva il grido "libertà". Tra gli speaker era presente anche Ugo Mattei, docente universitario e candidato sindaco in città. Maurizio Giordano, avvocato intervenuto durante la manifestazione, ha sostenuto che "il Green pass va contro la normativa europea". 

Il Green pass come il nazismo - Una bandiera verde con al centro una svastica e la scritta "Green pass obbligatorio: lotta perché non accada". Questo macabro accostamento è stato rivendicato anche da Marco Milani, segretario romano aggiunto del sindacato di polizia locale. L'uomo, che sfoggia l'immagine anche nel suo profilo Whatsapp, ha dichiarato a Il Messaggero di essere convinto che "tra dieci anni la gente parlerà del certificato verde come al momento parla del nazismo. Un paragone improponibile? Forse oggi, ma anche quando c'era il nazismo la scienza ti diceva che l’omosessualità era una malattia e quindi se non ti curavi dovevi metterti la stella gialla. Ora, ottant’anni dopo, la scienza dice cose diverse". 

 

A Roma "i vigili non faranno multe" - Nella Capitale il malcontento per il certificato verde serpeggia tra le forze dell'ordine. Sempre secondo Milani, infatti, "il tasso di applicazione delle contravvenzioni per il Green pass sarà nullo". E aggiunge: "Io farò di tutto per non essere assegnato ai controlli sul certificato. E poi stiamo parlando di dpcm, che sono solo atti amministrativi  e non hanno obbligo di contravvenzione". 

 

La reazione dei caschi bianchi - Non tutti i colleghi però sono dello stesso avviso del segretario Milani. L'Associazione romana vigili urbani (Arvu) ha invitato tutti gli agenti "a far rispettare le regole, compreso il Green pass a cui siamo pienamente favorevoli, perché solo con i vaccini batteremo il virus». Anche dal Comando Generale arrivano disposizioni analoghe e minacce di azoni disciplinari per gli inadempienti. 

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