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Giovane calciatore suicida, il J'accuse di Seid Visin contro il razzismo commuove ai funerali | Marchisio: "Facciamo schifo, il Paese ha fallito"

Il ragazzo, con esperienze nelle giovanili del Milan e del Benevento, si è suicidato a 20 anni dopo aver denunciato diversi episodi xenofobi. Il padre: "Fu uno sfogo, era esasperato dal clima che si respirava in Italia, non è razzismo"

Seid Visin, ex calciatore delle giovanili del Milan e del Benevento, si è tolto la vita a soli 20 anni nella sua casa di Nocera Inferiore dopo aver denunciato in una lettera il clima di razzismo che sentiva intorno a sé. Il suo atto d'accusa è stato letto integralmente nella chiesa di San Giovanni Battista, accolto da un lungo applauso, nel corso dei funerali. "Buon viaggio campione", uno dei messaggi affissi all'esterno della chiesa dagli amici che hanno indossato anche magliette con la scritta "Arrivederci fratello. Ciao talento".

Il sindaco di Nocera: "C'è forse qualcosa di profondo e di non solo personale in questa tragedia" - "Piango la scomparsa di Seid, per la sua giovanissima età, per il modo in cui se ne è andato, per la sua storia, per suo padre Walter e sua madre. Per i suoi amici, i ragazzi della sua età che lo hanno amato e ammirato per il suo talento, la sua eleganza". Così il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, oggi in chiesa per i funerali del 20enne di origine etiope che si è tolto la vita giovedì. "C'è forse qualcosa di profondo e di non solo personale in questa tragedia. Cui non basta più rispondere con una riflessione sociologica, ma pensando al senso della nostra esistenza umana. Ora però - ha concluso il primo cittadino - è il momento del silenzioso rispetto da parte di tutti".

 

 

Marchisio: "Facciamo schifo, il Paese ha fallito" - "Siamo il Paese dell'integrazione quando sei un giovane talento o quando segni il gol decisivo in una partita importante, ma che si rifiuta di essere servito al ristorante da un ragazzo di colore. Siamo il Paese dell'integrazione quando l'atleta vince la medaglia alle Olimpiadi. Siamo il Paese dell'integrazione che cerca improbabili origini italiane quando l'attrice che ci fa emozionare vince il Premio Oscar, ma che quando in classe con i propri figli ci sono dei ragazzi di colore storce il naso. Io non posso neanche immaginare cosa abbia provato Seid Visin, ma sono certo che un Paese che spinge un giovane ragazzo a fare un gesto così estremo è un Paese che ha fallito. Pensateci quando fate le vostre battute da imbecilli, quando fate discorsi stupidi e cinici sui gommoni e sul colore della pelle, soprattutto sui social network. Facciamo un po' schifo. Tutti. Di centro, di destra, di sinistra". Così Claudio Marchisio commenta su Instagram il suicidio di Seid Visin, il giovane calciatore che in una lettera denunciò episodi di razzismo.

 

Il padre di Seid: "Non c'entra il razzismo, due anni fa si era sfogato per il clima in Italia" - "Mio figlio non si è ammazzato perché vittima di razzismo. E' sempre stato amato e benvoluto, stamane la chiesa per i suoi funerali era gremita di giovani e famiglie". Lo ha dichiarato all'Ansa Walter Visin, padre adottivo dell'ex calciatore Seid, che a proposito della lettera scritta due anni fa dal giovane ha detto: "Fu uno sfogo, era esasperato dal clima che si respirava in Italia. Ma nessun legame con il suo suicidio, basta speculazioni". Quanto alle cause dell'accaduto, "non voglio parlare delle questioni personali di mio figlio. Dico solo che era un uomo meraviglioso".

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