Genova, uccise il marito violento e ora è fuori dal carcere: "Non mi pento, mi sono dovuta difendere"
Alessia Mendes aveva già denunciato due volte il compagno per maltrattamenti
“O lui mi colpiva o lo facevo io”: è così che Alessia Mendes racconta a "Quarto Grado" la lotta che ha dovuto affrontare contro suo marito, Alessio Rossi, per aver salva la sua vita. I due si erano conosciuti e innamorati a Genova. Lei, ballerina originaria del Brasile, accettò di sposarlo e la loro vita, almeno per i primi mesi, proseguì normalmente, poi però i soldi iniziarono a diminuire e Alessio cambiò.
Il denaro gli serviva per la droga e così iniziò a far prostituire sua moglie: “Se tornavo a casa senza soldi, mi picchiava” spiega Alessia mostrando le cicatrici di quelle violenze quotidiane. Gli abusi diventarono una routine a cui Alessia, inizialmente, non riuscì ad opporsi. Poi il 21 giugno 2017 scoppiò un litigio, l’ultimo: “Io gli ho detto che non ce la facevo più così” ha raccontato la donna.
Alessio non riusciva a sopportare l’idea di una separazione e la coppia iniziò a litigare. Presto si arrivò ad uno scontro fisico che dal loro appartamento si spostò sul pianerottolo fino alle scale del palazzo dove vivevano: “Lui prese il coltello, io mi girai: o lui mi colpiva o io colpivo lui”.
Così Alessia sferrò tredici colpi con un coltello, di cui solo uno secondo il suo racconto colpì il marito. Arrestata, fu portata in carcere e processata per l’omicidio del compagno per poi essere assolta: “Sono felicissima: finalmente la giustizia è arrivata” ha commentato Alessia.
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