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Trieste, sparatoria in pieno centro: sette feriti, 2 sono gravi | Due fermi e un arresto

Alla base dell'accaduto un regolamento di conti tra bande rivali di albanesi e kosovari

Sparatoria in pieno centro a Trieste

Una sparatoria ha sconvolto la quiete nel centro di Trieste questa mattina: sette le persone che sono rimaste ferite, di cui due sono gravi. I colpi di arma da fuoco sono stati sparati nei pressi di un bar, al culmine di una lite tra un gruppo di kosovari e un altro gruppo rivale formato da albanesi. Due persone che tentavano la fuga sono state fermate dopo diverse ore di ricerche vicino a Gorizia, mentre una terza persona è stata arrestata in città.

Due Procure sono al lavoro sulla vicenda. I due sono stati fermati al Lisert di Monfalcone mentre tentavano di allontanarsi dalla città. I pm di turno a Trieste e Gorizia si stanno confrontando per stabilire la competenza a procedere al fermo e alla successiva convalida. L'intera inchiesta sarà poi seguita dalla Procura di Trieste dove si sono verificati i fatti.

 

Allo stato, l'ipotesi di reato configurata è tentato omicidio con l'uso di armi da fuoco. Sono sette persone complessivamente le persone rimaste ferite, e apparterrebbero tutte a una delle due fazioni rivali, di operai kosovari e albanesi, che si sono fronteggiate stamani in via Carducci in quello che agli occhi degli inquirenti parrebbe in questo momento configurarsi come un agguato.

 

 

Le ragioni alla base del regolamento di conti non sono ancora del tutto chiare. Sarebbero da ricercare in questioni irrisolte di rivalità tra i due gruppi cominciate mesi fa. In Procura erano già state depositate diverse denunce incrociate per minacce e stalking che erano sfociate in procedimenti penali. I relativi fascicoli saranno ora scandagliati per approfondire la situazione. Compito della Procura sarà stabilire anche se negli ultimi giorni si siano verificati fatti ulteriori che abbiano fatto precipitare la situazione fino a organizzare l'agguato con armi da fuoco. La Squadra Mobile della Questura di Trieste nelle prossime ore sentirà i feriti che sono in grado di parlare per chiarire i contorni della vicenda e identificare tutti i componenti della banda. Le indagini dovranno chiarire anche la provenienza delle armi utilizzate nell'azione. 

 

Una barista: sembrava un gioco - "Ho sentito un gran trambusto, ma in un primo momento non avevo capito cosa stesse succedendo. Persone si rincorrevano e all'apparenza sembrava che fosse un gioco tra di loro. Poi ho visto un'altra persona a terra, che aveva perso i sensi e ho realizzato quanto stava accadendo". E' la testimonianza a caldo da parte di una barista sugli attimi concitati di questa mattina con la sparatoria in centro a Trieste. Il locale dove lavora si trova esattamente di fronte al luogo in cui è avvenuta la vicenda. "Lavoro qui da 33 anni, non ho mai visto una scena di violenza", aggiunge.

 

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