Settantacinque anni dopo l'eccidio nazifascista di Sant'Anna di Stazzema (Lucca), - era il 12 agosto 1944 quando 560 civili, tra i quali 130 bambini, furono uccisi in una fucilazione di massa, - è stato srotolato il tappeto del mondo. Realizzata con stoffe e lavori all'uncinetto inviati da ogni parte d'Italia e da altri 112 Paesi, l'opera "avvolge" la cerimonia di commemorazione in memoria delle vittime. Con i suoi 1.000 metri di lunghezza e i 6.000 pezzi che lo compongono, infatti, il tappeto accompagna i partecipanti alla cerimonia, lungo un percorso colorato, da piazza della Chiesa di Sant'Anna all'Ossario, nel Parco nazionale della Pace. "Abbiamo creato un network, si tratta di un lavoro che può durare all'infinito", affermano soddisfatti gli ideatori del progetto, nato all'interno dell'Associazione I Colori per la Pace. Dal palco, intanto, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ammonisce: "Chi dimentica è più debole, più esposto ai pericoli che, nel suo tempo, intolleranza, ostilità, violenza ripropongono". "Esemplari - ha aggiunto - la tenacia e la forza morale con cui la comunità di Sant'Anna ha saputo tenere vivo il ricordo, trasmetterlo ai più giovani, trasformare quella ferita profonda in un impegno di ricostruzione, di convivenza, di sviluppo democratico"
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