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Sui muri della Caritas Ambrosiana

Papa Francesco con un giubbotto salvagente e Alan Kurdi: il murale a Milano

L'opera si intitola "Franciscus – The Hope" ed è firmato dall'artista contemporaneo aleXsandro Palombo

02 Mag 2025 - 17:08
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Nel cuore di Milano, sui muri della Caritas Ambrosiana, è comparso un murale dal titolo "Franciscus – The Hope", firmato dall'artista contemporaneo aleXsandro Palombo. Nell'opera, è ritratto Papa Francesco con il saio francescano, emblema della povertà e della rinuncia, e un giubbotto di salvataggio arancione, simbolo di speranza per i migranti che attraversano il mare. Ai suoi piedi, il corpo senza vita del piccolo Alan Kurdi, il bambino siriano diventato simbolo globale della tragedia migratoria.

L'opera viene svelata nei giorni dei Novendiali, mentre la Chiesa si prepara a eleggere un nuovo Pontefice. L'autore ha pubblicato la foto del murale sulla sua pagina Instagram, dove ha anche voluto condividere tre importanti pensieri di Papa Francesco sui migranti:

"Le migrazioni costituiranno un elemento fondante del futuro del mondo, ma oggi esse risentono di una perdita di quel senso della responsabilità fraterna, su cui si basa ogni società civile" (Enciclica "Fratelli Tutti" 3 Ottobre 2020).

"Alan Kurdi è un simbolo che va oltre un bambino morto nella migrazione: un simbolo di civiltà morte, di civiltà che muoiono, che non possono sopravvivere, un simbolo di umanità. Ci vogliono urgenti misure perché la gente abbia lavoro nel proprio Paese e non abbia bisogno di migrare. E anche misure per custodire il diritto di migrazione. È vero che ogni Paese deve studiare bene la capacità di ricevere. Perché non è soltanto riceverli e lasciarli sulla spiaggia; è riceverli, accompagnarli, farli progredire e integrarli. L'integrazione dei migranti è la chiave" (8 marzo 2021).

"I trafficanti di esseri umani siano fermati, non continuino a disporre della vita di tanti innocenti! I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte! Le limpide acque del Mediterraneo non siano più insanguinate da tali drammatici incidenti!" (5 marzo 2023).

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