Terremoto Campi Flegrei, paura nella notte a Napoli
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Undici persone sono state portate in ospedale, molte per attacchi di panico. I danni maggiori nel quartiere di Bagnoli, dove i calcinacci sono caduti dalle case finendo in strada e sulle macchine parcheggiate. Osservatorio Vesuvio: "Nessun segnale di eruzione imminente"
Una forte scossa di magnitudo 4.4 è stata registrata nella notte, intorno all'1:25, nell'area dei Campi Flegrei. L'epicentro è stato localizzato in mare, a pochi metri dalla riva di via Napoli, a Pozzuoli, a due chilometri di profondità. Il sisma è stato però avvertito maggiormente e ha fatto più danni a Napoli, nel quartiere di Bagnoli, dove i calcinacci sono caduti dalle case, finendo per strada o sulle macchine parcheggiate. Tanta la paura per i residenti della zona che, svegliati di soprassalto, sono scesi in strada. Lo sciame sismico è ancora in corso. Il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci ha firmato lo stato di mobilitazione nazionale. L'evolversi della situazione è costantemente monitorato dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
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A Napoli sono undici le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici in seguito alla scossa di terremoto. "Undici persone sono andate al pronto soccorso - ha spiegato il sindaco, Gaetano Manfredi, al termine di un vertice in Prefettura -, tra queste una signora che ha avuto delle contusioni e delle escoriazioni in seguito al crollo di un controsoffitto, due o tre persone sono state ferite da schegge di vetri che si sono rotti o nello scappare o a causa delle vibrazioni, mentre gli altri sono casi di panico".
Video - Campi Flegrei, i residenti: "È stata come una bomba"
"Ho appena firmato il decreto per disporre la mobilitazione straordinaria del Servizio nazionale di Protezione civile per l'area dei Campi Flegrei", ha fatto sapere il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci. "Il provvedimento si è reso necessario a supporto della Regione Campania, per fronteggiare la situazione di criticità determinatasi con lo sciame sismico, con numerosi eventi molto superficiali, di cui uno di magnitudo 4.4, che ha determinato una grave situazione di pericolo per l'incolumità delle persone e per la sicurezza dei beni pubblici e privati. È stata così accolta la richiesta del presidente della Regione, dopo la rapida istruttoria del Dipartimento nazionale dí Protezione civile". L'obiettivo è quello di "concorrere a fornire, in caso di necessità, l'assistenza ed il soccorso alle popolazioni interessate".
Già da oggi partiranno le verifiche sullo stato degli edifici nell'area interessata dal sisma, assicurano i sindaci dei Comuni interessati e il prefetto di Napoli, Michele di Bari. Le prime a essere esaminate saranno le scuole (chiuse per oggi a Pozzuoli, così come il cimitero) e a Napoli nella decima Municipalità Bagnoli-Fuorigrotta.
Attimi di tensione all'ex base Nato di Bagnoli, area preposta all'accoglienza in caso di emergenza, tra alcuni cittadini intenzionati a trascorrere lì il resto della notte e le forze di polizia. All'origine delle proteste, la chiusura dei cancelli, che alla fine sono stati forzati dalle persone in cerca di un luogo dove trascorrere la notte. Le forze dell'ordine hanno cercato di contenere la protesta e sono nati dei diverbi, che comunque non sono sfociati nel contatto fisico. La situazione si è poi normalizzata dopo che i cancelli sono stati aperti.
Proprio nell'ex base Nato il presidente della Regione Vincenzo De Luca dice di aver "iniziato ad allestire una struttura fissa dopo forte scossa della notte, quando i cittadini non sapevano dove andare". E spiega: "La gente deve essere accolta dentro l'area e non deve attendere fuori. Stiamo attrezzando la zona con un tendone in cui accogliere le persone con servizi igienici e di prima assistenza, anche sanitaria. Avremo presto anche la possibilità di un servizio psicologico per le persone stressate dopo mesi di sciame sismico".
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Dalle 6.07 è stata ripristinata la circolazione sulle linee flegree a conclusione delle verifiche effettuate dai tecnici dopo la scossa di terremoto di magnitudo superiore a 4 nella zona dei Campi flegrei, tra Napoli e Pozzuoli. A renderlo noto, l'Eav, la holding che gestisce il trasporto delle linee ferroviarie Cumana e Circumflegrea, che collegano il capoluogo con i comuni flegrei. I controlli hanno dato esito positivo, senza riscontrare criticità, e la circolazione è tornata regolare.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha parlato telefonicamente con il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Mattarella ha espresso vicinanza alla città e ai napoletani e ha voluto, parlando direttamente con il sindaco, sincerarsi sullo stato della situazione. Al termine del colloquio, il sindaco Manfredi ha ringraziato il Capo dello Stato per la sua attenzione.
La scossa per il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, è stata "uno stress test importante per il patrimonio edilizio di questa parte della città e il fatto che non ci siano danni strutturali significa che c'è una buona capacità sismica". "E' ovvio che adesso bisogna continuare questo lavoro sulla vulnerabilità - ha sottolineato a conclusione della riunione del centro coordinamento soccorsi in prefettura - bisogna continuare con i controlli perché l'unica risposta alla convivenza con il bradisismo è avere strutture sicure e noi dobbiamo lavorare su quello".
Nessun danno o persone ferite invece nel territorio di Pozzuoli. Lo comunica il sindaco Luigi Manzoni, che nella notte ha tenuto una riunione per la verifica di eventuali danni. A partire dalle prime ore della mattina, i tecnici comunali e quelli di Città Metropolitana hanno iniziato ai controlli in tutte le scuole del territorio. Per consentire verifiche approfondite, le attività didattiche per la giornata di oggi sono state sospese.
"Per ora non misuriamo alcun tipo di processo che ci dia evidenza di un'eruzione imminente". Lo ha detto Francesca Bianco, direttrice dell'Osservatorio Vesuviano, sede di Napoli dell'Ingv, nel corso di un punto stampa. "I dati non ci dicono che c'è una risalita di magma verso la superficie", ha aggiunto Bianco.