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Femminicidio Giordana Di Stefano, la madre: "Difficile cogliere i segnali, mia figlia era innamorata"

Vera Squatrito a "Pomeriggio Cinque" parla dell'omicidio della figlia uccisa nel 2015 dal compagno a Nicolosi (Catania) 

Giordana Di Stefano aveva 20 anni quando è stata uccisa con 48 coltellate dall'ex fidanzato Luca Priolo a Nicolosi (Catania). A "Pomeriggio Cinque" Vera Squatrito, la madre della vittima, ricorda la figlia scomparsa il 6 ottobre 2015 e dichiara: "Non mi sono fermata neanche un giorno dopo la morte di Giordana. Ricordarla per me è diventata una nuova vita". A nulla sono servite le denunce contro il compagno di Giordana, ma ancora prima per la 20enne è stato difficile cogliere i segnali pericolosi da parte di Priolo perché era molto innamorata. Lo spiega la madre che a Canale 5 considera: "La violenza non sempre è riconoscibile nell'immediato perché c'è una forma di manipolazione, mia figlia era innamorata e i segnali di ossessione e possesso non sono stati riconosciuti subito". 

Luca Priolo e Giordana Di Stefano, quando lei aveva solo 15 anni, avevano dato alla luce una bambina che ora ha 12 anni. La 20enne, che sognava di diventare una ballerina di flamenco, aveva denunciato il padre di sua figlia per stalking ed era stata assassinata proprio alla vigilia della prima udienza del processo. Adesso Priolo sta scontando la sua condanna a 30 anni di carcere. Vera Squatrito considera l'assassino di sua figlia un mostro. "Il corpo di mia figlia era irriconoscibile nel viso ed era carne da macello sul corpo. Solo un mostro può fare questo non un essere umano", dichiara la donna riconducendo il suo discorso alle parole dei Elena Cecchettin che ha definito l'assassino di sua sorella, uccisa con 22 coltellate da Filippo Turetta, "non un mostro, ma un figlio sano del patriarcato". "Non voglio polemizzare, la sorella di Giulia è vittima tanto quanto me, il mio è solo un parere personale", dichiara Squatrito. 

Alla famiglia di Giulia Cecchettin, la madre di Giordana di Stefano mostra la sua vicinanza e dichiara: "Forza e coraggio, presto arriverà un periodo molto brutto quello dei processi, un lungo calvario dove spesso vediamo vittimizzare di nuovo le nostre figlie già morte. Gli auguro forza e coraggio, io non perdono chi ha ucciso mia figlia ma spero che loro possano farlo". 

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