I vantaggi e gli svantaggi

Fascicolo sanitario elettronico 2.0, ultimi giorni per rifiutare l'invio dei dati: cosa sapere

Entro il 30 giugno i cittadini possono opporsi al trasferimento dei propri dati sanitari nel Fse. Ecco di cosa si tratta e cosa succederà dal primo luglio

05 Giu 2024 - 16:12
 © ufficio-stampa

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Fino al 30 giugno i cittadini che lo desiderano possono rifiutare l'invio al Fascicolo sanitario elettronico 2.0 dei propri dati e documenti degli eventi clinici relativi all'assistenza sanitaria ricevuta fino al 18 maggio 2020. L'eventuale esercizio dell'opposizione è previsto dall'art. 11 del D.L. n. 34/2020, che ha disposto l'alimentazione automatica del Fascicolo sanitario elettronico con i soli dati e documenti relativi all'assistenza sanitaria ricevuta a partire dal 19 maggio 2020, data in cui è stato pubblicato il decreto.

Fascicolo sanitario elettronico 2.0: che cosa è

 Nel mondo anglosassone, il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) è conosciuto come Electronic health records (Ehr). Si tratta di uno strumento ritenuto ormai essenziale nei servizi pubblici digitali dei sistemi sanitari avanzati a livello globale. Infatti, permette di archiviare digitalmente la documentazione completa riguardante lo stato di salute psicofisico passato e presente dei cittadini. Questi dati possono poi essere recuperati rapidamente ogni volta che sia necessario per cure mediche o profilassi. 

Fascicolo sanitario elettronico Fse: quando è nato

 Prima ancora che ne venisse regolamentato l'uso con una legge nazionale, le strutture sanitarie pubbliche e private avevano iniziato a digitalizzare la documentazione sanitaria dei pazienti. Questo processo, che veniva praticato anche nei servizi sanitari regionali, prevedeva la memorizzazione dei referti di analisi e degli esami diagnostici, oltre che la digitalizzazione delle cartelle cliniche. Venivano anche raccolti i dati relativi agli acquisti di farmaci nelle farmacie, in modo da costruire la storia farmacologica completa di ciascun paziente. Nel 2012 un decreto legge, il D.L.179/2012, all'articolo 12 ha introdotto il Fascicolo sanitario elettronico, definendolo come “l'insieme dei dati e documenti digitali di tipo sanitario e sociosanitario generati da eventi clinici presenti e trascorsi, riguardanti l'assistito”.

Storia clinica del paziente 2.0: serve il consenso?

 Il Fascicolo sanitario elettronico è nato per essere uno strumento a servizio del paziente non obbligatorio. Infatti, la raccolta dei dati è subordinata al consenso dei cittadini. 

Fascicolo sanitario elettronico: i vantaggi

 Grazie a questo strumento, ogni volta che un paziente si reca a una visita o un controllo medico non deve più portare con sé tutto il suo fascicolo sanitario, a volte una mole di documenti riguardanti la propria storia clinica e farmacologica. Infatti, tutta questa documentazione è archiviata online e i pazienti possono consentire ai medici e alle strutture, per esempio il pronto soccorso, di accedere ai propri dati sanitari e ottenere le informazioni necessarie al fine della anamnesi e diagnosi. Il principale vantaggio, dunque, consiste nella disponibilità immediata e organizzata di tutte le informazioni sanitarie del cittadino raccolte in qualsiasi parte d'Italia. Si tratta, in ogni caso, di dati già presenti negli archivi digitali delle strutture regionali, ma che adesso verranno inviati al sistema centrale e concentrati su una piattaforma nazionale. Il paziente che decide di non opporsi beneficerà della possibilità di avere un archivio completo con tutte le sue informazioni sanitarie, e tutti i documenti, che i medici potranno consultare in caso di necessità. Questi ultimi, infatti, con un clic potrebbero avere a disposizione un quadro completo della storia medica del paziente, con tutti i benefici che questo potrebbe comportare per la salute del cittadino. 

Fse 2.0, dati sanitari online: gli svantaggi

 Una volta acquisiti tutti i dati sanitari all'interno del Fascicolo sanitario elettronico, questi ultimi possono finire per essere utilizzati a fini statistici, di studio e di ricerca. Di recente, poi, si è verificato un attacco informatico alla società Synlab, uno dei più grandi network di analisi di laboratorio e di diagnostica. Il fatto è accaduto a maggio. L'attacco informatico è stato di tipo ransomware: i sistemi informativi sono stati infettati da programma informatico malevolo. Gli hacker sono riusciti a effettuare una esfiltrazione, cioè una sottrazione illecita dei dati conservati negli archivi informatici. I cybercriminali, appartenenti a una organizzazione di matrice russa denominata “Black Basta”, hanno poi chiesto a Synlab un riscatto minacciando, in caso di mancato pagamento, la pubblicazione dei dati rubati. Il 13 maggio i cyber-criminali hanno diffuso nel dark web i dati sottratti. Questo episodio ha messo in evidenza il problema della sicurezza dei nostri dati sanitari.

Fascicolo sanitario elettronico e Fse 2.0: differenze

 Nel 2020, durante la pandemia di Covid-19, con il “Decreto Rilancio” è stata soppressa la necessità del previo consenso del paziente per alimentare il Fascicolo sanitario elettronico. Da quel momento, nel database digitale sono confluite le informazioni su prestazioni ed eventi sanitari dei cittadini, anche senza la loro autorizzazione. Sempre con il “decreto Rilancio” si è poi data attuazione a una serie di provvedimenti che hanno portato al Fascicolo sanitario elettronico Fse 2.0, che contiene ogni prestazione sanitaria erogata da operatori pubblici e privati accreditati e autorizzati. Inoltre, vi verranno raccolte tutte le informazioni relative agli eventi clinici forniti dal Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) fino al 18 maggio 2020, cioè la data in cui era ancora necessario il consenso dell'interessato. Tuttavia, è stata prevista la possibilità per i cittadini di opporsi all'integrazione “massiva” dei dati sanitari e salvaguardare la propria privacy.

Fascicolo sanitario 2.0: entro quando ci si può opporre?

 Nel decreto si prevede che i cittadini posso opporre un rifiuto alla raccolta e integrazione dei propri dati all'interno del Fascicolo sanitario 2.0 entro il 30 giugno. I dati interessati sono quelli anteriori al 18 maggio 2020. Chi, dunque, non vuole che questi documenti vengano integrati nel Fse 2.0 deve comunicare la propria opposizione. Dopo il 30 giugno non sarà più possibile bloccare il trasferimento dei dati, che avverrà automaticamente. 

Dati sanitari online: come manifestare il proprio diniego

 Chi accetta il trasferimento dei propri dati sanitari non deve fare niente: avverrà automaticamente. Invece, per opporsi bisogna collegarsi al portale del Sistema Tessera Sanitaria (Sts) e seguire le indicazioni che vi sono fornite. Infatti, come previsto da un decreto dei ministeri dell'Economia e della Salute dell'11 aprile scorso, la procedura di diniego all'utilizzo dei propri dati sanitari può avvenire unicamente online, entrando nella propria area privata nel portale Sistema Tessera Sanitaria (Sts) e cliccando sulla funzionalità per il rifiuto, che sarà disponibile online fino al 30 giugno 2024. Per accedere al portale è necessario essere in possesso di identità digitale Spid, Carta identità elettronica (Cie), Tassera sanitaria o Carta nazionale dei servizi (Cns). Una volta entrati nella propria area personale, si deve prendere visione dell'informativa online e, solo dopo, si potrà confermare il proprio rifiuto cliccando sulla casella “opposizione” e poi sul pulsante “mi oppongo”. Chi non è in possesso di strumenti di identità digitale potrà comunque accedere al sistema e opporre il proprio rifiuto cliccando sul link "accedi senza autenticazione”.

Opposizione al trasferimento dei dati nel Fse 2.0: e se cambio idea?

 La scelta di negare il trasferimento dei propri dati sanitari è revocabile. I cittadini, infatti, possono cambiare idea e dare la conferma al passaggio sulla piattaforma delle informazioni sanitarie che li riguardano. Per revocare la propria scelta basta entrare nella propria area privata sul Sistema Tessera Sanitaria e revocare il diniego espresso entro il 30 giugno 2024. Non sarà possibile selezionare singoli documenti da non condividere. Una volta revocata la propria opposizione, nel Fascicolo sanitario elettronico 2.0 verranno acquisite le informazioni digitali già caricate nei singoli Fse regionali a partire dall'1 settembre 2017.

Stranieri e Fascicolo sanitario elettronico

 Anche gli stranieri possono opporre il proprio rifiuto al trasferimento dei dati sanitari nel Fse 2.0. Questa possibilità riguarda anche gli irregolari. Per farlo devono avere ricevuto cure presso strutture sanitarie pubbliche. Basta accedere sul Sistema Tessera Sanitaria con il proprio codice Stp (Straniero temporaneamente presente), il nome della regione e la data di rilascio. 

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