nell'inchiesta sui "serbatoi di manodopera"

Milano, pm archivia l'inchiesta su Esselunga: "Assunti 5.700 lavoratori"

La catena di supermercati era indagata per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti nell'inchiesta sui "serbatoi di manodopera" nell'ambito della logistica

02 Ago 2024 - 14:51
 © Ansa

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Ha stabilizzato oltre 5.700 lavoratori, ha versato, tra fisco e Inps, circa 72 milioni di euro e ha investito 50 milioni per un nuovo piano di assetto organizzativo. Per questo la Procura di Milano, come anticipato da Il Corriere della Sera, ha deciso di archiviare la posizione di Esselunga, che era indagata per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti in una delle tanti indagini milanesi sui cosiddetti "serbatoi di manodopera" nei settori della logistica e dei trasporti.

Alla catena di supermercati, nel giugno dello scorso anno, erano stati sequestrati quasi 48 milioni di euro per una presunta frode fiscale sull'Iva, tra il 2016 e il 2022, attraverso la "somministrazione illecita di manodopera", nell'indagine del Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Milano, coordinata dal pm Paolo Storari.

Già a settembre la società aveva saldato il conto con l'Agenzia delle Entrate e poi aveva versato altri 5 milioni di euro e 20 all'Inps. Avendo, appunto, chiuso il fronte amministrativo, e implementato con altri investimenti il piano organizzativo, la Procura, sulla base anche di nuove norme, ha stabilito che è "inutile" la "duplicazione della portata afflittiva della pena".

Niente conseguenze penali, dunque, per Esselunga, con l'archiviazione disposta dal pm e che sarà valutata dalla Procura generale. La spa ha assunto oltre 2.800 lavoratori e ne ha fatti assumere quasi 3mila alle cooperative con cui è in rapporti nell'ambito della logistica. Revocata dalla Procura anche una richiesta di misura di prevenzione che era ancora pendente.

Nel corso delle indagini sono finiti indagati anche Stefano Ciolli e Albino Rocca, in qualità di direttori finanziari nei periodi in contestazione. Per le loro posizioni, da quanto si è saputo, si va verso una richiesta di archiviazione. Anche nel caso Dhl, simile a quello su Esselunga, la società aveva assunto circa 1.500 lavoratori e poi era arrivata l'archiviazione nel 2022.

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