Sparita dopo il no alle nozze forzate, il padre: "Macché uccisa, mia figlia è in Belgio"
Shabbar Abbas: "Io l'ho sentita su Instagram. Se volete provo a dire a lei di chiamare. Ma non so". Arrestato un cugino in Francia
Mia figlia è viva, l'ho sentita l'altroieri, è il Belgio". Lo afferma Shabbar Abbas, il padre di Saman, la diciottenne pachistana sparita nel nulla da quasi un mese a Novellara, in provincia di Reggio Emilia. Secondo gli inquirenti, sarebbe stata uccisa e sepolta dai parenti (padre, zio e due cugini) nei campi dietro casa, perché aveva rifiutato un matrimonio combinato. Shabbar Abbas, il capofamiglia, si trova in Pakistan con la moglie ora.
"Non è vero!", afferma al Giorno, allontanando i sospetti della procura reggiana a suo carico: omicidio e occultamento di cadavere. "Mia figlia sta bene, l'ho sentita l'altroieri. E' in Belgio». Ma poi nega che lei abbia un cellulare con sé. "Io l'ho sentita su Instagram - racconta-. Se volete provo a dire a lei di chiamarvi. Ma non so".
Ciò di cui è certo Shabbar è che il 10 giugno lui sarà di nuovo in Italia, pronto a collaborare con gli inquirenti. Una promessa che non basta a far sopire i peggiori timori sul destino della figlia Saman. "Anche lei è preoccupata - racconta il padre - Quando l'ho sentita, pure lei aveva visto le notizie su Facebook. E le ho detto di tornare in Italia per raccontare tutto".
Saman, in effetti, si era rifugiata in Belgio già una volta, nel 2020, sempre per sfuggire al matrimonio combinato. "Non è un mio parente quello che la ospita - ha detto ancora il padre, senza fornire altri dettagli, ne' un contatto diretto con Saman. E' un ragazzo che sta a Bruxelles".
Il giallo di Saman Abbas: la 18enne pakistana che rifiutò le nozze combinate
Arrestato in Francia un cugino - Intanto Ikram Ijaz, cugino di Saman Abbas, è stato arrestato a Nimes, dalla polizia francese, dopo che era stato identificato e che su di lui era stato spiccato un mandato di arresto europeo. E' stato fermato mentre, a bordo di un autobus, stava cercando di raggiungere la Francia. Lunedì saranno avviate le procedure per l'estradizione, ma gli inquirenti reggiani non escludono una trasferta in Francia per sentirlo immediatamente.
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