Omicidio Pierina, la nuora si difende a "Quarto Grado": "Sono stata tutta la sera in casa, con mio fratello e mia figlia"
Ospite per la prima volta nel programma di Rete 4, Manuela Bianchi risponde a tutte le domande di Gianluigi Nuzzi
"Quando è stata uccisa, ero in casa mia, con mio fratello e mia figlia, probabilmente già sul divano a parlare e scherzare insieme". Ospite per la prima volta in studio a "Quarto Grado", Manuela Bianchi risponde a tutte le domande di Gianluigi Nuzzi sull'omicidio della suocera Pierina Paganelli, la 79enne uccisa il tre ottobre scorso con 27 coltellate e ritrovata cadavere l'indomani nei sotterranei del condominio dove risiedeva a Rimini.
"Prima siamo stati in cucina: abbiamo seguito dal cellulare la funzione dei testimoni di Geova, tutti insieme, fino alla fine", ricorda la donna, sottolineando che anche la figlia è sempre rimasta con loro. "Quella sera c'era mio fratello e aveva piacere a stare con noi. Se si è assentata, è stato per andare in bagno, un attimo, e poi è tornata con noi".
Su richiesta del giornalista della trasmissione, Bianchi ricorda poi la scena del ritrovamento del corpo: "Orribile. Fuori dal garage ho notato che fuoriusciva del liquido e ho pensato all'ennesima perdita, perciò ho aperto spavalda la porta trovandomi vicinissima alle gambe di una persona a terra. Subito ho pensato fosse scivolata, il secondo dopo, però, ho notato la gonna scomposta e ho capito che le avevano fatto del male".
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