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Esplosione Suviana (Bologna), la testimonianza: "Si è sentito un boato, poi una lingua di fuoco e fumo"

Il ristoratore Simone Cappi: "Da un anno e mezzo gli operai li vedevo in pausa pranzo"

 

 

Mentre proseguono senza sosta le ricerche dei quattro dispersi dopo la tragica esplosione avvenuta alla centrale idroelettrica di Suviana (Bologna), emergono le prime testimonianze di chi al momento dello scoppio si trovava nei pressi del sito Enel. Tra loro il ristoratore Simone Cappi, l'ultimo a vedere gli operai prima dell'incidente che nel pomeriggio di ieri è costato la vita, secondo il bilancio provvisorio, a 3 persone e al ferimento di altre 5. "Si è sentito un boato con una lingua di fuoco, poi per circa 40 minuti è venuto fuori un fumo denso color marrone", racconta l'uomo ai microfoni di "E' sempre Cartabianca". "Per quasi un anno e mezzo li ho visti tutti i giorni", dice.

 

 

Come racconta il ristoratore all'inviato del programma di Rete 4, da settimane nella centrale idroelettrica erano in corso i collaudi relativi agli interventi realizzati nell'ultimo anno e mezzo. "Suppongo che le attrezzature montate fossero nuove, non si poteva immaginare cosa sarebbe successo", spiega Cappi che tutti i giorni ospitava nel suo locale gli operai per la pausa pranzo. "Immagino chi possano essere i dispersi, provo molto dispiacere".

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