Bologna, partorisce in auto grazie a un'infermiera in videochiamata
La madre, al terzo figlio, era diretta in ospedale con il marito quando i dolori sono diventati troppo forti e ha telefonato ai soccorsi
Una donna ha partorito il suo bebé in macchina, grazie all'assistenza in videochiamata di un'infermiera a Bentivoglio (Bologna). La madre, al terzo figlio, stava prendendo l'auto col marito per andare in ospedale, ma i dolori sono diventati troppo forti e ha deciso di telefonare ai soccorsi. Nella videochiamata un'infermiera ha dato i consigli utili per portare a termine il parto, fino all'arrivo di un'ambulanza che ha trasportato madre e figlio in nosocomio. Entrambi stanno bene.
La donna: "Vorrei abbracciare l'infermiera"
"Vorrei abbracciare l'infermiera, dirle grazie": inizia così il racconto della neo mamma, Laila Driouch. "Lei vedeva tutto e mi guidava, è stata con me tutto il tempo. Io avevo già partorito due volte, ma questa è stata pazzesca. Se non avessi chiamato il 118 il bambino non sarebbe vivo. Mi hanno salvato la vita, quella del bambino e anche la mia. Senza l'infermiera non so come andava a finire", ha spiegato.
"Mi sono vestita per andare in ospedale, abitiamo vicino - ha continuato - ma quando sono arrivata in cortile ed ero vicino alla macchina ho sentito che c'era qualcosa che non andava, stavo per partorire. Allora ho chiamato al 118 ed è stata attivata la videochiamata. Voglio ringraziare quest'infermiera che mi ha detto tutto quello che dovevo fare: 'Sali in macchina, togliti i vestiti, sdraiati sui sedili, come fare per evitare che il bimbo cadesse a terra".
Il racconto dell'infermiera Tutto è durato "cinque minuti scarsi", ha poi raccontato l'infermiera, Elisa Nava. "In meno di tre minuti la signora ha rotto le acque, è riuscita a stendersi e il bambino è uscito con una sola spinta. Ha pianto immediatamente, il problema era scaldarlo perché era quasi mezzanotte. Ho chiesto a lei e al marito di farmi vedere in che condizioni era. La cosa principale è stato far capire ai genitori che il parto era imminente e non era il caso di partire in macchina". Per l'infermiera "è la seconda volta quest'anno che mi succede una cosa del genere, in entrambi i casi i bimbi stanno bene".
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