Il giovane, di origine tunisina, ha tentato di sottrarsi a un controllo della polizia lanciandosi a 80 km/h: identificato, è stato denunciato per spaccio
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Ha cercato di sfuggire a un controllo della polizia a bordo del suo monopattino elettrico modificato, ma la fuga si è conclusa in pochi secondi: raggiunti gli 80 chilometri orari, il giovane ha perso il controllo del mezzo ed è caduto a terra. L'episodio è avvenuto lunedì sera in via Bonaventura Cavalieri, nel quartiere San Donato-San Vitale di Bologna. Il ragazzo, un 18enne di origine tunisina già noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio e la persona, è stato trovato in possesso di otto grammi di hashish e 350 euro in contanti. Per lui è scattata la denuncia per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e il sequestro del monopattino, un modello Kukirin G4 alterato per superare i limiti consentiti.
Secondo quanto riferito dalla questura, e come riportato anche dalle edizioni locali di Repubblica e Corriere, gli agenti di una volante avevano fermato il giovane per un controllo di routine. Alla vista della pattuglia, il ragazzo ha tentato di allontanarsi a tutta velocità lungo via Cavalieri, spingendo il monopattino i suoi limiti. Il mezzo, che per legge non può superare i 20 km/h, era stato modificato fino a poter raggiungere una velocità massima di circa 80 km/h. Ma dopo pochi metri il giovane ha perso il controllo, cadendo sull’asfalto e rimediando alcune escoriazioni.
Una volta soccorso, il 18enne è stato identificato: durante la perquisizione gli agenti hanno trovato otto grammi di hashish e 350 euro in contanti, prevalentemente in banconote di piccolo taglio. Per questo hanno immediatamente ipotizzato un'attività di spaccio al dettaglio. Tutto il materiale, compreso il monopattino elettrico modificato, è stato posto sotto sequestro.
La normativa in vigore stabilisce che i monopattini elettrici non possano superare la velocità di 20 km/h su strada e 6 km/h nelle aree pedonali. L'alterazione dei limiti di potenza e velocità rappresenta una violazione delle disposizioni di sicurezza e può comportare sanzioni amministrative e il sequestro del mezzo. Episodi come quello avvenuto a Bologna mettono in evidenza i rischi derivanti dalle modifiche non autorizzate, che possono trasformare un semplice dispositivo di mobilità urbana in un veicolo pericoloso.
Nella stessa giornata, le forze dell'ordine hanno condotto altri due interventi contro lo spaccio di stupefacenti tra la Bolognina e la zona Mazzini. In un'abitazione di proprietà Acer è stato arrestato un 32enne originario del Montenegro, trovato in possesso di circa 670 grammi di hashish nascosti nel frigorifero. Un secondo arresto ha riguardato un 31enne nigeriano sorpreso in via Azzurra mentre cedeva due dosi di crack a una ragazza. A casa sua sono stati rinvenuti ulteriori 45 grammi di cocaina.