a 18 anni dall'omicidio

Delitto Meredith, Amanda Knox: vorrei riconciliarmi con i suoi fratelli | La replica: impossibile riavvicinarsi

"Sento che nulla di ciò che potrei dire potrebbe mai soddisfarli finché penseranno che io abbia qualcosa a che fare con la morte di Meredith", ha affermato in una intervista

07 Ago 2025 - 08:38
 © Ansa

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"Vorrei riconciliarmi con i familiari di Meredith". Lo ha detto Amanda Knox, coinquilina della studentessa inglese uccisa 18 anni fa. Arrestata, condannata e poi definitivamente assolta per quel delitto al quale si è sempre proclamata estranea, in una intervista a Newsweek afferma che le piacerebbe molto avere l'opportunità di riconciliarsi con i fratelli di Kercher (i genitori sono entrambi morti). "Abbiamo vissuto insieme un'esperienza molto traumatica - ha detto - e sarebbe molto bello e credo molto terapeutico per noi poterne parlare. Ma alla fine, il loro dolore è reale e totalizzante e i miei sentimenti riguardo al mio non pretendono nulla. Voglio solo che sappiano che voglio riconciliarmi con loro".

La stessa giornalista e scrittrice americana ha comunque ammesso che questa possibilità è remota, visto che la famiglia di Meredith, secondo lei, continua a credere che sulla morte della ragazza Knox nasconda qualcosa. "Sento che nulla di ciò che potrei dire - ha affermato - potrebbe mai soddisfarli finché penseranno che io abbia qualcosa a che fare con la morte di Meredith o che sappia qualcosa a riguardo che non sto rivelando. Come se non sapessi cosa fare o cosa dire, se non che ho già detto tutto quello che so".

Nel corso del colloquio, Knox ha ricordato anche di aver ritrovato da poco la prima lettera che aveva inviato alla famiglia Kercher dal carcere. "Mi dispiace tanto - scrisse - per tutto quello che hanno passato e comprendo il loro dolore. E che quel dolore non se ne andrà mai e che voglio condividere con voi tutto ciò che so perché ve lo meritate da me, compresi tutti questi ricordi meravigliosi e meravigliosi che ho di vostra sorella. E mi piacerebbe avere l'opportunità di soffrire con voi, quindi sono qui, ad aspettarvi, se lo desiderate".

L'avvocato dei Kercher: no a riavvicinamento"

 Il suo comportamento ha sempre impedito qualsiasi riavvicinamento, essendo sempre stato esagerato", ha replicato sempre alla rivista americana dell'avvocato Francesco Maresca, legale dei familiari della vittima. Che ha parlato di iniziative "irrispettose".

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