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Covid, un gruppo di medici al governo: "Revocare i provvedimenti prudenziali" | Iss e Oms: "Il virus non è sparito, con l'allentamento ci saranno nuove ondate"

Critiche alle misure finora adottate, gli esperti: "Anche se le misure di lockdown saranno progressivamente eliminate si dovrà continuare a praticare il distanziamento sociale il più possibile"

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"Il governo revochi i provvedimenti di contenimento emessi sulla base di uno stato di emergenza di cui oggi non sussistano dei presupposti di fatto che ne giustifichino l'applicazione". E' la richiesta posta da un gruppo di medici che ha inviato un'istanza in autotutela al governo. Nel documento vengono smontati i "punti della narrativa allarmistica sul coronavirus" attraverso prove documentali e l'esperienza sul campo, e viene chiesto al governo di giustificare le scelte fatte sulla base delle osservazioni di "esperti". A questo gruppo di medici hanno replicato i masssimi organismi della sanità italiana e mondiale che operando sul campo e avendo a disposizione dati aggiornati e modelli di studio, diffidano dal seguire le indicazioni che circolano in rete. Oms e Iss invitano a non abbassare del tutto la guardia perché il virus non è sparito e con l'allentamento delle misure si prevedono nuove ondate di contagio".

Il gruppo di medici: "Persiste un numero di divieti che non trova legittimazione scientifica"L'istanza è stata firmata da Pasquale Mario Bacco, Antonietta Gatti, Mariano Amici, Carmela Rescigno, Fabio Milani, Maria Grazia Dondini. Nell'atto i camici bianchi evidenziano come sia paradossale che "tutt’oggi, nonostante un quadro sanitario nettamente positivo, persista un numero impressionante di obblighi e divieti che non trova alcuna legittimazione scientifica e tantomeno giuridica". Dall'altra parte, spiegano, permane "una regolamentazione confusa, contraddittoria e priva di giustificazione per chi ha un quotidiano e diretto riscontro con la situazione dei pazienti".

 

Guarda le immagini simbolo dell'emergenza coronavirus in Italia

 

"Basta diramare notizie allarmanti" I medici sono convinti che "in  primo  luogo  sia  necessario  chiarire  in  modo  univoco,  chiaro  e scientificamente  credibile  che  il  Covid-19  ha  dimostrato  di  essere  una  forma influenzale  non  più  grave  degli  altri  coronavirus  stagionali: nonostante  l’Oms abbia  dichiarato  l’emergenza  pandemica  l’11  marzo,  le  cifre  ufficiali  dei  deceduti,  dei  contagiati  e  dei  guariti  contraddicono  la  definizione  stessa  di 'pandemia' - scrivono -. Occorre  dare  informazioni  corrette  e  fornire  criteri  di  comprensione  dei dati  reali,  evitando  che  i  media  diffondano  notizie  allarmanti,  a  nostro  parere assolutamente  ingiustificate.  La  banalizzazione  statistica  dei  decessi  è  la sintesi  di  una  comunicazione  istituzionale  che  ha  impedito,  per  tutta l’emergenza  e  ancora  oggi,  di  avere  una  chiara  sintesi  della  situazione, portando  a un  circolo  vizioso  in  termini  di  provvedimenti  sanitari  e  di impatto sociale".
 

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"Perché mantenere ancora le distanze ove non necessario?" E poi "per  quale  motivo  si  siano  date  disposizioni,  su  indicazione  dell’Oms,  di trasferire  i  pazienti  anziani  nelle  Rsa, con le  conseguenze  ben note" e "per quale motivo  si  continui  ostinatamente  a  'minacciare'  futuri,  possibili scenari  di  inasprimento  delle  misure  di  contenimento,  come  se l’epidemiologia  dipendesse  solo  dalla  mancata  ottemperanza  di  disposizioni sanitarie  la  cui  efficacia  è  quantomeno  dubbia:  nessuna  evidenza  scientifica permette  di  affermare  che  in  questo  stadio  dell’epidemia  sia  ancora necessario  mantenere  le  distanze  di  sicurezza,  usare  mascherine,  indossare guanti  oltre  a  curare  l’igiene  delle  mani". Uso della mascherina che viene fortemente criticato per i danni collaterali che ne comporta.

 

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Pronto l'esposto in caso di una mancata risposta Infine, concludono gli esperti, "confidiamo,  in  spirito  di  sincera  collaborazione,  di  ricevere  una  risposta  a queste  nostre  osservazioni,  la  qual  cosa  consentirà  di  porre  fine  alle  pericolose speculazioni  di  chi,  dinanzi  a  tanto  dilettantismo,  solleva  il  dubbio  che  il Covid-19 venga  utilizzato per secondi  fini". Nel caso in cui il governo e le altre autorità interpellate non dovessero dare risposta entro i termini prestabiliti dalla legge i medici procederanno con un esposto. 

 

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Iss: "Il virus non è cambiato, vanno rispettate le regole" - “La curva dell’epidemia sta decrescendo, stiamo andando verso un numero più basso dei casi in tutte le regioni, compresa la Lombardia”. Ad affermarlo il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro. “Solo nella prossima settimana sarà possibile avere i dati relativi all'andamento dei casi nei primi giorni della fase 2” ha detto Brusaferro. “Il virus non è cambiato - ha rimarcato il presidente dell’Iss -, ha le stesse caratteristiche e la stessa modalità di trasmissione che aveva nella fase 1, perciò violare le regole di comportamento per la prevenzione del contagio potrebbe facilitare la circolazione”.

 

Oms: "Il virus non è sparito" - Il coronavirus "non è sparito" e con l'allentamento delle restrizioni dobbiamo prepararci all'arrivo "di nuove ondate che si diffonderanno molto velocemente". Lo ha detto l'inviato speciale dell'Oms per il Covid-19, David Nabarro. Anche se le misure di lockdown saranno progressivamente eliminate in tanti Paesi del mondo le persone "dovranno continuare a praticare il distanziamento sociale il piu' possibile e isolarsi immediatamente se si ammalano"

 

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