Covid, la circolare del ministero: "Vaccino Johnson & Johnson preferibilmente a over 60"
Nel documento inviato ad enti e Regioni si raccomandano le stesse condizioni di utilizzo di AstraZeneca
Esercito e polizia schierati per la consegna di 4,2 milioni di dosi di vaccini
Sono oltre 4,2 milioni i vaccini che verranno complessivamente consegnati tra il 15 e il 22 aprile alle strutture sanitarie delle Regioni. Anche la polizia di Stato ha pianificato i servizi di scorta al fine di assicurare che i trasferimenti dei vaccini Pfizer/Biontech arrivati in Italia da Lipsia avvengano nella massima sicurezza.
Leggi Tutto Leggi MenoPer il vaccino Johnson & Johnson si raccomandano le stesse condizioni di utilizzo del vaccino di AstraZeneca. L'approvazione è a partire dai 18 anni di età, ma "dovrà essere preferenzialmente somministrato a persone di età superiore ai 60 anni". Lo si legge nella circolare del ministero della Salute "Aggiornamento vaccini disponibili contro il Covid", inviata ad enti e Regioni.
Alla circolare del ministero è anche allegata la nota della Commissione tecnico scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco. Una "combinazione di trombosi e trombocitopenia, in alcuni casi accompagnata da sanguinamento - rileva la Cts - è stata osservata molto raramente a seguito della vaccinazione con il vaccino Janssen. Una relazione causale con il vaccino è considerata plausibile. Sulla base dei dati attualmente disponibili, l'associazione con gli eventi trombotici sopra è stata riscontrata in soggetti di età inferiore a 60 anni e prevalentemente nelle donne".
L'Ema, si sottolinea nella nota, ha aggiornato le informazioni di sicurezza del vaccino contenute nel riassunto delle caratteristiche del prodotto e nel foglio illustrativo per tenere conto degli eventi di tromboembolismo in sedi inusuali (fra i quali casi rari di trombosi venosa dei seni cerebrali, trombosi splancniche e arteriose) associati a trombocitopenia. E' stata inoltre predisposta una Nota Informativa Importante per gli operatori sanitari.
"Sulla base delle attuali stime di incidenza che indicano l'estrema rarità degli eventi sopra descritti - si legge nel parere della Cts - il bilancio beneficio/rischio del vaccino Janssen si conferma complessivamente positivo, in quanto il vaccino è sicuramente efficace nel ridurre il rischio di malattia grave, ospedalizzazione e morte connesso al Covid".
Inoltre, "tenuto conto delle analogie esistenti tra i due vaccini (Janssen e Vaxzevria), sia per quanto riguarda le piattaforme utilizzate (vettore adenovirale in entrambi i casi) che per la tipologia di eventi (in particolare relativamente al quadro clinico e all'età di insorgenza), si ritiene che al momento per il vaccino Janssen debbano essere previste le stesse condizioni di utilizzo del vaccino Vaxzevria". L'Aifa in collaborazione con l'Ema "continuerà l'attenta valutazione di qualsiasi segnale di sicurezza anche al fine di formulare eventuali ulteriori raccomandazioni".
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