Covid: in Italia 247mila vaccinati, usato il 51,7% delle dosi disponibili | Arcuri: "Stiamo accelerando"
Lazio, Toscana e Veneto le Regioni con la percentuale più alta. Lombardia ferma al 21%
Coronavirus, a Bergamo vaccino ai medici e infermieri dell'ospedale-simbolo
Sono 247.544 le vaccinazioni eseguite in Italia, il 51,7% rispetto alle 479.700 dosi consegnate per la prima tranche di vaccini Pfizer destinati all'Italia. Di queste,
sono circa 70mila le somministrazioni effettuate martedì. La Regione con la percentuale più alta è il Lazio con il 77,9%, seguono Toscana (75,1%) e Veneto (73,8%). In fondo alla classifica ci sono Lombardia (21%), Valle d'Aosta (18,07%), Sardegna (9,8%) e Calabria (6%).
Dalle prossime settimane, dopo una fase di formazione, è data in arrivo una parte dei 15mila, fra medici e infermieri, selezionati con il bando della Protezione civile, per le somministrazioni. Dalla struttura del commissario Arcuri si rassicura però che dai territori non sono state finora segnalate particolari criticità sulle carenze di operatori sanitari. "Abbiamo un dovere: non tenere una dose di vaccino ferma un minuto piu' del necessario", ripete Arcuri.
Preoccupano i ritardi nelle consegne delle dosi Intanto, con aerei e tir è iniziata la consegna nei 293 centri vaccinali della seconda tranche da 470mila fiale di Pfizer/BioNTech, non senza difficoltà per il sovraccarico di richieste alle case farmaceutiche. "Preoccupano i ritardi, è arrivato solo il 40% delle dosi attese", ha avvertito Alessio D'Amato, assessore alla Sanità del Lazio, che ha annunciato di aver utilizzato il 70% dei vaccini disponibili, il tasso più alto fra le Regioni.
Palazzo Chigi: "Secondo Paese in Ue dopo la Germania" Nuovi intoppi rischiano di far aumentare il volume della polemica politica, nonostante da Palazzo Chigi definiscano i numeri italiani "già soddisfacenti: pongono il nostro Paese al secondo posto nel continente per quantità di dosi somministrate, alle spalle della sola Germania, che però ha potuto contare su una dotazione iniziale superiore". Dalla Presidenza del Consiglio assicurano quindi che "la macchina organizzativa sta accelerando e, nel giro di poche settimane, viaggerà a pieno ritmo".
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