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Covid, Fiaso: il 33,3% dei pazienti ricoverati nelle terapie intensive è no vax | Ema: nuova ondata in arrivo nelle prossime settimane

Circa il 90% di coloro che hanno contratto l'infezione da Sars-Cov-2 e si trovano in ospedale è affetto da altre patologie

Covid, Fiaso: il 33,3% dei pazienti ricoverati nelle terapie intensive è no vax | Ema: nuova ondata in arrivo nelle prossime settimane - foto 1
Ansa

Secondo i dati Fiaso, il 33,3% dei ricoverati Covid nelle terapie intensive è no vax.

La rete di ospedali sentinella, con dati aggiornati al 25 ottobre, rende noto che nei reparti ordinari la quota dei non vaccinati è invece pari al 20%. La restante parte di ricoverati, invece, è vaccinata da oltre 6 mesi e sprovvista della quarta dose. Viene confermato, inoltre, il dato sui pazienti fragili: circa il 90% di coloro che hanno contratto l'infezione da Sars-Cov-2 e si trovano in ospedale è affetto da altre patologie.

-14,5% ricoveri "Con Covid" ma +4,7% "Per Covid" - Diminuisce il numero generale dei ricoverati Covid negli ospedali sentinella Fiaso (-5%), tuttavia il calo riguarda solo i ricoverati "Con Covid" (-14,4%), cioè i pazienti arrivati in ospedale per altre patologie ma positivi al tampone pre-ricovero, mentre i ricoveri "Per Covid" sono aumentati di 10 unità (+4,7%).   

 

Migliore (Fiaso): "Non è escluso il pericolo di una nuova ondata" - "La situazione negli ospedali è di sostanziale stabilità, ma il pericolo di una nuova ondata non è escluso". Lo dice, in una nota, il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore. "Occorre mantenere alta l'attenzione e monitorare l'insorgenza e la diffusione di nuove varianti e nel frattempo proseguire con la campagna vaccinale per la quarta dose ad anziani, immunocompromessi e più in generale fragili con altre patologie, donne incinte - afferma -. Attualmente, infatti, solo il 30% della platea di destinatari della seconda dose booster è protetto perché ha ricevuto la somministrazione della quarta dose o perché ha contratto l'infezione: si tratta di una percentuale ancora molto bassa".

 

Ema: nuova ondata in arrivo nelle prossime settimane - Intanto, secondo il responsabile della strategia vaccinale dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema), Marco Cavaleri, "nelle prossime settimane è prevista una nuova ondata di casi Covid legata a nuove sottovarianti di Omicron. La pandemia non è ancora finita". 

 

Varianti BQ1 e BQ1.1 dominanti a novembre - Secondo Cavaleri, "la scorsa settimana la variante di Omicron BQ1 è stata identificata in almeno 5 Paesi in Europa e l'Ecdc prevede che la variante BQ1 e la sua sottovariante BQ1.1 diventeranno i ceppi dominanti da metà novembre all'inizio di dicembre. Non si sa ancora se sarà più trasmissibile o causerà una malattia più grave rispetto alle varianti BA4 e BA5, ma quello che si sa è che ha una maggiore capacità di sfuggire all'immunità conferita dalla vaccinazione, dall'aver contratto il Covid o dagli anticorpi monoclonali disponibili".

 

"Decisione sui vaccini a bimbi spetta ai Paesi" - "L'Ema - prosegue Cavaleri - raccomanda di vaccinare principalmente i bambini piccoli con malattie di base per proteggerli dal ricovero e dalla morte, ma la decisione sulla vaccinazione dei bambini spetta agli Stati membri dell'Ue". 

 

Verso l'ok a vaccini adattati Sanofi e Hipra a novembre - "Le revisioni dell'Ema sono ancora in corso per due vaccini adattati contro il Covid: per il vaccino Sanofi la possibile conclusione è prevista a novembre e per il vaccino Hipra nelle prossime settimane". Lo ha annunciato la stessa Agenzia europea dei medicinali.

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