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Cospito, il medico legale: "Perso peso, la situazione è grave" | Il 18 aprile il caso approda alla Corte costituzionale

Secondo il consulente di parte della difesa, l'anarchico "è lucido e assolutamente determinato ad andare avanti con lo sciopero della fame". Al Csm aperta una pratica a tutela dei giudici


Cospito, il medico legale: "Perso peso, la situazione è grave" | Il 18 aprile il caso approda alla Corte costituzionale - foto 1
Ansa

Alfredo Cospito "ha perso ulteriormente peso, da questo punto di vista la situazione si sta facendo grave".

Ad affermarlo è il medico legale, consulente di parte della difesa dell'anarchico che si trova nel reparto di medicina penitenziaria dell'ospedale San Paolo di Milano. "È lucido e assolutamente determinato ad andare avanti con lo sciopero della fame rifiutando il potassio, ma l'ho informato dei rischi che corre - prosegue il medico -. I parametri sono ancora nella norma, ma è necessario un monitoraggio costante". Il 18 aprile il caso approda alla Corte costituzionale.

 

 

Al Csm aperta una pratica a tutela dei giudici di Cospito

 Il Csm ha aperto una pratica a tutela di tutti giudici, a partire da quelli della Cassazione, che si sono pronunciati sul caso di Alfredo Cospito. Il Comitato di presidenza di Palazzo dei Marescialli ha dato il via libera alla richiesta presentata dai consiglieri di Magistratura Indipendente, secondo i quali i magistrati sono stati oggetto di una "denigrazione generica e generalizzata" e di una "delegittimazione diffusa e indiscriminata". Il fascicolo è stato assegnato alla Prima Commissione.

 

 

Proteste e critiche

 L'iniziativa era stata presa dai consiglieri Paola D'Ovidio, Maria Vittoria Marchianò, Maria Luisa Mazzola, Bernadette Nicotra, Edoardo Cilenti, Eligio Paolini, Dario Scaletta, dopo la conferma del 41 bis da parte della Cassazione. Una decisione accolta dal grido di "assassini", "venduti e servi" dagli anarchici che manifestavano in piazza Cavour, e il commento dei difensori di Cospito, che avevano definito la sentenza "una condanna a morte" frutto di una "scelta politica". Il gruppo aveva censurato anche le "espressioni di forte critica a prescindere dalla valutazione della analisi dei contenuti e della progressione logica", seguite alla sentenza, chiamando in causa il senatore Luigi Manconi che aveva parlato di un "verdetto iniquo".

 

Il 18 aprile il caso approda alla Corte costituzionale

 La Corte costituzionale ha fissato l'udienza sul caso di Cospito per il 18 aprile 2023. L'udienza riguarda l'ordinanza della Corte d'Assise d'Appello di Torino con cui sono stati trasmessi gli atti alla Consulta, che è chiamata a esprimersi sulle attenuanti di cui potrebbe beneficiare l'anarchico a seguito dell'attentato verificatosi nel 2006 alla caserma degli Allievi carabinieri di Fossano, nel cuneese.

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