LA PROTESSTA

Corteo pro Palestina a Torino, bruciate la bandiera Ue e il simbolo della Nato

I militanti denunciano "la politica europea complice d'Israele" e affermano: "Italia terza esportatrice di armi verso Tel Aviv. I missili che colpiscono Gaza sono anche italiani" 

18 Mag 2024 - 18:42
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Al corteo pro Palestina di Torino gli attivisti hanno dato alle fiamme un cartonato con il simbolo della Nato, la Rosa dei Venti bianca, e una bandiera del'Unione europea. La manifestazione si è snodata per le vie del centro della città e l'azione dei militanti è avvenuta quando i dimostranti si sono fermati in piazza Castello. Davanti al Comune, presidiato dalle forze dell'ordine, alcuni attivisti vestiti da clown hanno macchiato con vernice rossa una bandiera dell'Europa. 

© Tgcom24

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I manifestanti: "Europa complice di Israele"

 "La politica europea è complice di Israele, l'Italia è la terza esportatrice di armi verso Israele, i missili che colpiscono la Striscia di Gaza sono anche italiani", dicono i manifestanti. Un cartello con la scritta "Piazza Palestina Libera" è stato incollato sotto la targa di una via. 

"Strade torinesi dedicate a personaggi israeliani"

 "Oggi siamo qui anche per denunciare la vergognosa scelta dell'amministrazione comunale e del Pd che hanno deciso di intitolare strade torinesi a personaggi e aree geografiche israeliane mentre il popolo palestinese sta subendo un massacro che ha già provocato 40mila morti - spiegano i pro Palestina -. Vorrebbero intitolare una strada al kibbutz Beit Alfa, la cui azienda principale, la Beit Alfa Technologies, ha sviluppato un'industria redditizia vendendo veicoli antisommossa al regime dell'apertheid in Sud Africa da utilizzare contro i manifestanti nelle township nere". 

"Inoltre - aggiungono - i suoi veicoli sono stati utilizzati nella repressione violenta dei manifestanti in Burundi, Zimbabwe, India, Birmania, Zambia, Etiopia, Eritrea". 

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