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Coronavirus, in Campania bimbi a scuola dal 24 novembre | Css: "Decelerazione della curva dei contagi" | Lockdown totale in Austria

Secondo Franco Locatelli da quattro giorni cʼè un rallentamento della pressione sulle terapie intensive. Il governatore friulano Fedriga ritira lʼordinanza per "mancata collaborazione"

Covid, a Milano il "drive-through" più grande d'Italia: allestito dall'esercito, permetterà di fare 500 tamponi al giorno

"C'è una iniziale, ma chiara decelerazione della curva dei contagi". Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, spiegando che da quattro giorni c'è un rallentamento della pressione sulle terapie intensive. In Campania dal 24 novembre "torna l'attività in presenza dei servizi dell'infanzia e delle prime classi della scuola primaria". L'Austria di nuovo in lockdown totale da martedì.

  • 14 nov

    In Calabria scuole chiuse fino al 28/11

    In Calabria sono sospese tutte le attività nelle scuole di ogni ordine e grado, con ricorso alla didattica a distanza, dal 16 al 28 novembre. È quanto prevede la nuova ordinanza (la n. 87) firmata oggi dal presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirli'. "Non è stata una decisione facile - afferma il presidente della Regione - ma il momento è drammatico e le famiglie calabresi devono essere tutelate. E il virus è sempre più invadente".

  • 14 nov

    Campania, dal 24 novembre scuola dell'infanzia e primaria in presenza

    "Le attività in presenza dei servizi dell'infanzia e delle prime classi della scuola primaria in Campania riprenderanno dal 24 novembre, previa effettuazione di screening su base volontaria sul personale docente e non docente e sugli alunni. Per gli ordini e gradi scolastici diversi, l'Unità di crisi regionale all'unanimità ha ritenuto di dover confermare la didattica a distanza". Così l'Unità di Crisi della Campania.

  • 14 nov

    Friuli Venezia Giulia, Fedriga ritira l'ordinanza: "Mancata collaborazione"

    "Manderò una lettera alla Conferenza delle Regioni per chiedere una riunione urgente" per quanto accaduto, con il Friuli Venezia Giulia scivolato in zona arancione nonostante le nuove misure anti assembramento introdotte e "senza interlocuzione preventiva" con la Regione. Lo ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. Inoltre "poiché a decidere sono gli algoritmi al posto della politica, ritiro l'ordinanza 41", firmata giovedì: "penso che
    serva serietà nella leale collaborazione istituzionale", ha aggiunto. 

  • 14 nov

    Ordine medici: "Subito protocolli per la sicurezza dei medici di base"

    "E' urgente mettere a punto dei protocolli ad hoc per garantire la sicurezza dei medici di medicina generale e metterli nelle condizioni di poter svolgere il proprio compito, anche a domicilio dei pazienti, in modo sicuro". A chiederlo è il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, Filippo Anelli. "Da fine settembre sono morti per Covid 11 medici, di cui 7 sono medici di famiglia o pediatri. Questo è un segnale che qualcosa nel sistema organizzativo non sta funzionando", ha detto. 
     

  • 14 nov

    In Lombardia aumentano i decessi: rapporto positivi/tamponi al 22.8%

    Con 35.550 tamponi effettuati sono 8.129 i nuovi positivi in Lombardia con un rapporto tra tamponi e positivi in crescita, pari al 22,8% (ieri 19,1%). Aumentano anche i decessi che sono 158 (ieri 118) per un totale di 19.186 morti in regione dall'inizio della pandemia. Aumentano i ricoveri in terapia intensiva (+16, 817) e negli altri reparti (+302, 7.621). I guariti/dimessi sono 2.961. La città metropolitana di Milano è sempre la zona più colpita con 2.895 nuovi casi, di cui 1.082 a Milano città, seguita da Varese (1.341), Monza e Brianza (936) e Como (726). 

  • 14 nov

    In Italia 37.255 nuovi casi e altri 544 decessi

    In Italia ci sono 37.255 nuovi casi di coronavirus, a fronte di 227.695 tamponi eseguiti (mentre venerdì l'aumento dei positivi era stato di 40.902 su 254.908 tamponi). Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 544 decessi (contro i 550 del giorno prima) per un totale, da inizio emergenza, che sale a 44.683. In terapia intensiva sono ricoverati 3.306 pazienti (+76). La Regione con il maggior incremento di casi è la Lombardia: +8.129. LEGGI QUI IL PEZZO COMPLETO 

  • 14 nov

    Kurz agli austriaci: "Non incontrate nessuno"

    "Non incontrate nessuno, ogni incontro è uno di troppo". E' questo l'appello lanciato dal cancelliere Sebastian Kurz agli austriaci. Le persone che vivono da sole possono indicare una 'persona di contatto'. "Nessuno di noi vuole un nuovo lockdown, ma è l'unico mezzo che funziona, come abbiamo visto in primavera", ha proseguito. "Vogliamo salvare il Natale. Più rigido sarà il lockdown, meglio funzionerà e prima potremo tornare a vita al meno in parte normale", ha concluso il cancelliere.

  • 14 nov

    Aumento record di contagi: in Austria torna il lockdown totale

    Coprifuoco h24, asili, scuole e negozi chiusi. Martedì in Austria torna il lockdown totale, come a marzo, fino al 6 dicembre. L'ha annunciato il cancelliere Sebastian Kurz. Nonostante due settimane di lockdown 'morbido', sostanzialmente un coprifuoco notturno, l'Austria è attualmente la maglia nera a livello mondiale per quanto riguarda la velocità di diffusione del coronavirus, con 831 nuovi casi su un milione di abitanti negli ultimi 7 giorni.

  • 14 nov

    Boccia: "Coprifuoco a Natale? Prima vediamo i dati"

    "Posticipare l'inizio del coprifuoco la notte di Natale? La priorità ora è mettere in sicurezza sul piano sanitario il Paese. E' presto per parlarne. Dovrà essere un Natale prudente e coscienzioso". Così il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia sull'ipotesi di far slittare l'inizio del coprifuoco, oggi alle 22, per la notte di Natale. "Non ci abbiamo ancora riflettuto,si vedrà dopo la scadenza dell'ultimo Dpcm, il 3 dicembre, e dipenderà dai dati dell'epidemia. In ogni caso saremo rigorosi", ha detto. 

  • 14 nov

    Alto Adige, "al pronto soccorso solo se in pericolo di vita"

    "Vi preghiamo di recarvi in pronto soccorso solo in caso di reale emergenza". E' l'appello lanciato dall'Azienda sanitaria dell'Alto Adige. "Al pronto soccorso, il personale specialistico si prende cura di persone in pericolo di vita come, ad esempio, pazienti con forti emorragie, ossa rotte, dolori al petto o infarti, avvelenamenti, mancanza di respiro, ictus, ecc. Molte persone potrebbero invece essere curate in modo più adeguato altrove", ribadisce l'Azienda sanitaria.
     

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