la preghiera

Coronavirus, nuovo appello del Papa ai governi: "State sempre dalla parte dei più deboli"

Papa Francesco è tornato a spronare i governi perché stiano dalla parte dei più deboli nella gestione della crisi del coronavirus

13 Apr 2020 - 19:21

"Preghiamo oggi per i governanti, gli scienziati, i politici, che cominciano a studiare la via d'uscita, il dopo-pandemia, perché trovino la strada giusta, sempre in favore della gente, sempre in favore dei popoli". Nella preghiera a Casa Santa Marta nel lunedì dell'Angelo papa Francesco è tornato a spronare i governi perché stiano dalla parte dei più deboli nella gestione della crisi del coronavirus. 

Nell'omelia, commentando il Vangelo del giorno, il Papa ha spiegato che "anche oggi c'è la stessa opzione: o la nostra scommessa sarà per la vita, per la resurrezione dei popoli, oppure sarà per il dio denaro, tornare al sepolcro della fame, della schiavitù, delle guerre, delle fabbriche delle armi, dei bambini senza educazione. Lì c'è il sepolcro".

"Il Signore - ha proseguito - sia nella nostra vita personale, sia nella nostra vita sociale, sempre ci porti a scegliere il bene della gente, e mai a scendere nel sepolcro del dio denaro".

"Come sempre, quando non serviamo Dio, il Signore - ha sottolineato Francesco - serviamo l'altro dio, il denaro. Ricordiamo quello che Gesù ha detto: sono due signori, il Signore Dio e il signore denaro, non si può servire ambedue".

Poi la preghiera del Regina Coeli, in diretta streaming dalla Sala della Biblioteca del Palazzo apostolico e senza la partecipazione di fedeli.

"La risurrezione di Gesù - ha detto il Pontefice - ci dice che l'ultima parola non spetta alla morte, ma alla vita". "Se Cristo è risuscitato - ha osservato - è possibile guardare con fiducia ogni evento della nostra esistenza, anche quelli più difficili e carichi di angoscia e di incertezza".

Poi le parole di Francesco si sono trasformate in una dedica speciale: "Oggi vorrei ricordare con voi quanto fanno molte donne, anche in questo tempo di emergenza sanitaria, per prendersi cura degli altri: donne medico, infermiere, agenti delle forze dell'ordine e delle carceri, impiegate dei negozi di beni di prima necessità e tante mamme, sorelle, nonne che si trovano chiuse in casa con tutta la famiglia, con bambini, anziani, disabili".

"Il Signore ci dia il coraggio delle donne di andare sempre avanti" ha detto per poi concludere: "Rinnovo di cuore a tutti l'augurio pasquale. Rimaniamo uniti nella preghiera e nell'impegno di aiutarci gli uni gli altri come fratelli".

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