Coronavirus, Inail: +3.600 contagi sul lavoro dopo il lockdown
Il 71,7% dei contagiati sono donne e il 28,3% uomini. Lʼetà media dei lavoratori che hanno contratto il virus è di 47 anni per entrambi i sessi
Alla data del 31 maggio sono stati registrati circa 3.600 casi di contagi da Covid-19 in più, sul lavoro, rispetto al monitoraggio precedente del 15 maggio. E' quanto emerge dal quarto report nazionale sulle infezioni di origine professionale denunciate all'Inail. L'analisi per professione evidenzia la categoria dei tecnici della salute come quella più coinvolta da contagi, con circa l'84% relativa a infermieri.
Il 71,7% dei contagiati sono donne e il 28,3% uomini. L'età media dei lavoratori che hanno contratto il virus è di 47 anni per entrambi i sessi.
Più della metà delle denunce (55,8%) e quasi sei casi mortali su dieci (58,7%) si segnalano nel Nord-Ovest. La Lombardia, in particolare, si conferma la Regione più colpita con il 35,5% delle denunce di contagio sul lavoro e il 45,2% dei decessi. Il 30,4% delle 16.700 infezioni comunicate nel territorio lombardo riguardano la provincia di Milano, ma il primato negativo dei casi mortali, con 25 decessi, è della provincia di Bergamo.
Il settore della sanità e dell'assistenza sociale registra, insieme agli organismi pubblici preposti alla sanità, l`81,6% delle denunce (e il 39,3% dei casi mortali). Seguono i servizi di vigilanza, pulizia, call center, il settore manifatturiero (industria alimentare, chimica e farmaceutica), le attività di alloggio e ristorazione e il commercio.
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