Coronavirus, il padre del ballerino italiano bloccato in Cina: "Aiutatemi a farlo tornare"
IL 22enne Gabriele De Fazio ero rientrato a Kunming su richiesta del suo impresario. Lʼappello dai microfoni di NewsMediaset alla Farnesina per un rimpatrio con un aereo militare
Niente spettacoli e niente stipendio per Gabriele De Fazio, 22enne romano, primo ballerino dell'opera di Kunming, in Cina, bloccato in casa dal 21 gennaio, giorno del suo rientro nel Paese asiatico in piena emergenza coronavirus. "E' un problema economico e fisico, non si allena da giorni", racconta a NewsMediaset il padre Roberto, che lancia un appello alla Farnesina: "Rimpatriatelo con un aereo militare". Il giovane era tornato in Cina dall'Italia per volontà dell'impresario che aveva organizzato tournée in Russia e Usa. "Non può partire - precisa il padre, - verrebbe bloccato all'aeroporto".
Gabriele De Fazio è il primo ballerino dell'opera di Kunming e vive in Cina da un anno e mezzo. Lì era rientrato da Roma il 21 gennaio, ma, allo scoppio dell'emergenza per il coronavirus, è rimasto bloccato in casa, senza possibilità di allenarsi nè di poter partire per le date estere della tournée, organizzate dal suo impresario in Russia e in Cina.
"Rischia di venire bloccato al controllo passaporti e di venir messo in quarantena", spiega il padre da Roma. "Ho bisogno di aiuto anche psicologico, sono 20 giorni che non mi alleno, per me è un danno anche per il futuro", gli fa eco in videochiamata il figlio da Kunming.
Non solo Niccolò, dunque. Un'altra famiglia. quella di Gabriele De Fazio, vive in questi giorni con il fiato sospeso in attesa del possibile rientro del 22enne.
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