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Coronavirus, altri 34 morti e 296 nuovi casi in Italia | L'Oms lancia l'allarme: in Europa i contagi stanno risalendo

Via libera dellʼEma al Remdesivir, il primo farmaco anti-Covid

Il nuovo bilancio dell'emergenza coronavirus in Italia segna un aumento dei numeri: sono 296 i nuovi casi, a fronte però di una crescita di tamponi, oltre 56mila. Pesa anche il raddoppio della Lombardia, che passa da 88 a 170 nuovi infetti. I decessi sono 34, anch'essi in aumento rispetto a mercoledì, quando erano stati 30. I guariti giornalieri sono 614, le terapie intensive scendono ancora di 4, portando i pazienti ricoverati in rianimazione a quota 103.

Situazione generale che appare sostanzialmente stabile, ma secondo la Fondazione Gimbe la riduzione dei pazienti ricoverati e la frenata nell'aumento dei nuovi casi di Covid-19, "è condizionata dal netto calo dei tamponi diagnostici, quasi 27mila in meno rispetto alla settimana precedente, ovvero il 12,4%". Per l'organizzazione indipendente presieduta da Nino Cartanellotta "la decina di focolai segnalata nell'ultima settimana dimostra che il virus continua a circolare".

 

A preoccupare è la situazione all'estero, in particolare in Europa. L'Organizzazione mondiale della Sanità ha lanciato l'allarme: "Per la prima volta da mesi, la scorsa settimana l'Europa ha visto un aumento del numero dei casi settimanali" di coronavirus, proprio da quando i Paesi hanno iniziato ad allentare le restrizioni volte a frenarne la diffusione. Ogni giorno nel Vecchio Continente si registrano circa 20mila nuovi casi e oltre 700 nuovi decessi, ha indicato il direttore della sezione europea dell'Oms, Hans Kluge.

 

 

Certo, l'epicentro della diffusione rimangono ancora le Americhe, con gli Stati Uniti che hanno registrato un nuovo record con quasi 36mila nuovi contagi in un giorno. Ciò nonostante, il presidente Donald Trump abbia deciso di tagliare i fondi federali per 13 siti in cui si effettuano test del Covid-19. Sette di questi siti sono peraltro in Texas, uno degli Stati che registra un'impennata di coronavirus. Non a caso la decisione è stata criticata anche dai senatori repubblicani texani Ted Cruz e John Cornyn, che si sono cosi' inseriti nel vespaio di polemiche sollevate da Trump quando ha reso noto a Tulsa di aver ordinato di rallentare i test per ridurre i numeri dei contagi che generano ansia.

 

Il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, intervenendo in videoconferenza al Parlamento europeo, ha confermato che "la situazione globale sta peggiorando, ci aspettiamo di arrivare a 10 milioni e mezzo di casi la prossima settimana". Mentre il suo collega Kluge, a capo della sezione europea dell'agenzia dell'Onu, ha voluto specificare in una conferenza stampa da Copenaghen che in Europa "trenta Paesi hanno assistito ad aumenti nei nuovi casi cumulativi nelle ultime due settimane". Ed ha ammonito che "in 11 di questi Paesi, la trasmissione accelerata ha portato a una ripresa molto significativa che, se non controllata, porterà nuovamente i sistemi sanitari sull'orlo del collasso".

 

Sul fronte della ricerca, dopo mesi di notizie su farmaci in grado di combattere il Covid, la cui efficacia in molti casi è stata poi smentita dai primi risultati dei test, arriva oggi il via libera ad una terapia con l'uso del Remdesivir. L'Agenzia Europea del Farmaco (Ema) ha infatti dato il proprio assenzo (che dovrà essere ratificato dalla Commissione Europea) all'uso del farmaco e questo ne permetterà l'immissione in commercio. Il Chmp, che si occupa dei medicinali umani, ha raccomandato dunque l'approvazione condizionata del Remdesivir, l' antivirale studiato inizialmente contro Ebola. La terapia, spiega il comunicato dell'agenzia, sarà indicata per il trattamento del Covid-19 in adulti e adolescenti dai 12 anni di età con polmonite che richiede il supporto respiratorio. 

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