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Coronavirus, a Padova 8 casi positivi dopo una cerimonia funebre camerunense

La cerimonia ha coinvolto circa 200 persone. La Ulss sta cercando di contattarli affinché eseguano tutti il tampone | A Nembro un bambino di un centro estivo è risultato positivo. Tre casi nel campo Rom di Scampia

Da Nord a Sud, continuano a registrarsi nuovi casi di coronavirus. Il dipartimento di prevenzione dell'Ulss 6 Euganea di Padova ha identificato otto casi positivi dopo una commemorazione funebre per una persona morta in Camerun a febbraio. La cerimonia ha coinvolto circa 200 persone. La Ulss sta cercando di contattarli affinché eseguano tutti il tampone. A Nembro (Bergamo), insieme ad Alzano fulcro dell'epidemia da coronavirus, un bambino di 7 anni che frequenta il Centro ricreativo estivo è risultato positivo al Covid-19, benché del tutto asintomatico. Mentre, tre sono i casi registrati nel campo rom di Scampia, area periferica a nord di Napoli: una 17enne incinta e due componenti della stessa famiglia.

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Padova, 8 casi positivi dopo una cerimonia funebre - La cerimonia, avvenuta sabato 4 luglio in un'area limitata di un parco pubblico e organizzata dalla comunità camerunense, è durata qualche ora. Il personale dell'Ulss ha disposto l'isolamento degli otto positivi, ha fatto i tamponi sui contatti stretti già identificati e ha inoltrato la comunicazione al prefetto e al presidente della Conferenza dei sindaci per raggiungere il maggior numero di partecipanti. Le persone che hanno preso parte alla commemorazione sono invitate a chiamare il numero verde dell'Ulss o richiedere via mail il tampone.

 

Nembro, bambino di un centro estivo positivo - La scoperta della positività è stata casuale: il bambino si è ferito giocando a calcio e, giunto al pronto soccorso, è stato sottoposto anche al tampone in via precauzionale. Il Centro ricreativo estivo non è stato sospeso: il bimbo faceva parte, come prevedono le norme, di un gruppetto ristretto. Ora gli altri bambini e l'educatore saranno sottoposti al tampone e dovranno svolgere la quarantena, come ovviamente lo stesso bambino. Per gli altri (gli iscritti sono 250) l’attività potrà continuare normalmente.

 

"Il bimbo era asintomatico e anche gli altri compagni non presentavano sintomi da Covid - fa sapere Claudio Cancelli, sindaco di Nembro -. Sono casi con cui dovremo convivere. L'importante, anche in previsione di quello che accadrà a settembre con la riapertura delle scuole, è che ognuno faccia la sua parte rispettando le regole”.

 

Nel campo rom di Scampia 17enne incinta e 2 suoi parenti positivi - Secondo quanto apprende l'Ansa dall'Asl Napoli 1, sono stati sottoposti a tampone 11 persone del nucleo familiare della 17enne che abitano tutti nella stessa casa (tra questi i due positivi). L'Asl ha, quindi, acquisito informazioni dai due contagiati e ricostruito la catena delle relazioni. Così, ha sottoposto a tampone altre 9 persone non imparentate con la ragazza, sposata con un coetaneo, che vivono nello stesso campo rom.

 

Il campo rom è sotto sorveglianza da parte dell’Asl. Al momento, l'uscita dal campo rom è stata vietata solo ai due familiari positivi della 17enne, sottoposti in queste ore a una valutazione medica per decidere il loro eventuale ricovero in una struttura della rete Covid della Regione Campania. Gli altri residenti non sono sottoposti a restrizioni.

 

La situazione nel campo rom di Scampia è "assolutamente sotto controllo. Abbiamo informato il ministero della Salute e quello dell'Interno della situazione, se avessimo trovato molti più contagi avrei deciso la messa in quarantena di tutto il campo rom per 15 giorni”, ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca. "Grazie a Dio - ha aggiunto- abbiamo a oggi solo i due tamponi positivi del padre e dello zio che convivevano con la 17enne. Dunque senza nessuna drammatizzazione, come capita per tutti i positivi, si fanno i tamponi ai contatti più stretti e si mette la situazione sotto controllo. Ovviamente padre e zio sono in isolamento e devono aspettare i 15 giorni".

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