ACCUSATI DI OMICIDIO VOLONTARIO

Clochard ucciso per testare una pistola, due minorenni condannati a Bari

Gli inquirenti: "Volevano provare l'arma su un bersaglio umano". Esclusa l'aggravante della premeditazione

03 Dic 2025 - 17:46
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Il Tribunale per i Minorenni di Bari ha condannato alla pena di 17 anni di reclusione, con rito abbreviato, due imputati - all'epoca 17enni - accusati dell'omicidio volontario del cittadino di nazionalità indiana Nardev Singh. L'uomo, 38enne, fu ucciso il 31 maggio 2024 in un casolare abbandonato a Ceglie del Campo, periferia di Bari e, secondo gli inquirenti, alla base del gesto ci sarebbe stata la volontà dei giovani di provare una pistola contro un bersaglio umano.

Esclusa la premeditazione

 Per i due imputati, all'epoca minorenni, i magistrati minorili avevano chiesto la condanna a 20 anni di reclusione. Il giudice ha escluso l'aggravante della premeditazione. Entrambi sono tuttora detenuti in carcere. Per lo stesso reato è a processo dinanzi alla Corte di Assise di Bari (prossima udienza il 9 dicembre) il 22enne, terzo componente del gruppo che uccise il clochard.

Cosa è successo

 Stando alle indagini della Squadra mobile della Questura di Bari, coordinate dalle Procure ordinaria e minorile, la sera del delitto, intorno alle 22, i tre a piedi sarebbero andati nel casolare dove dimoravano alcuni migranti irregolari, tra cui la vittima, e dopo un breve scambio di battute uno di loro avrebbe esploso due colpi, uccidendo sul colpo il 38enne, del tutto estraneo a contesti criminali.

L'inchiesta ha ricostruito che gli imputati erano andati da un rivenditore del quartiere Japigia per comprare una moto, ma poi avrebbero deciso di usare i 250 euro che avevano in tasca per comprare una pistola a salve modificata. Poco dopo avrebbero testato l'arma prima su alcuni oggetti e poi, appunto, su un bersaglio umano.

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