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Clima, Legambiente: "In Italia 132 eventi estremi in 6 mesi"

In Toscana, intanto, diverse famiglie sono ancora senza luce. Solo a Sestri Levante, in Liguria, il maltempo ha provocato due milioni di euro di danni

A poche ore dall'ondata di maltempo che ha colpito il Nord e il Centro Italia, provocando morti, feriti e danni, Legambiente fa sapere che l'Italia è sempre più colpita da eventi climatici estremi.

Da gennaio a luglio 2022, infatti, se ne sono verificati 132: si tratta del numero più alto della media annua dell'ultimo decennio. Preoccupante anche il dato complessivo degli ultimi anni: dal 2010 al 2022 nel nostro Paese si sono verificati 1.318 eventi estremi. Gli impatti più rilevanti si sono avuti in 710 comuni italiani.

 

In Toscana ancora in 6mila senza elettricità - Sono ancora circa 5.500 le utenze senza corrente elettrica, causa maltempo, in Toscana. Lo dice il presidente della regione Toscana Eugenio Giani su Facebook. "Le riparazioni da parte dell'Enel sono andate avanti tutta la notte e su oltre 27mila mila utenze rimaste senza corrente - scrive - ne sono state riattivate 21.500 e sta intervenendo su quelle che rimangono. Tutta la notte ha proseguito il lavoro del nostro sistema regionale". L'allerta gialla prosegue fino a tutto venerdì.

 

Liguria, il sindaco di Sestri Levante: "Danni per 2 milioni" - Due milioni di euro: è questa la prima cifra approssimativa dei danni subiti da Sestri Levante dopo il maltempo di giovedì. "Con i tecnici del comune e gli assessori - spiega il sindaco Valentina Ghio - abbiamo compiuto un sopralluogo per una prima verifica dei danni subiti a scuole, parchi, casa di riposo, illuminazione e la stima è di oltre un milione di euro. Poi ci sono i privati: dagli albergatori ai balneari, ai commercianti, alle centinaia di cittadini e turisti che hanno avuto le loro auto danneggiate. Quindi la cifra potrebbe raddoppiare".

 

 

L'allerta continua anche in Emilia-Romagna - Continua l'ondata di maltempo in Emilia-Romagna con la conferma dell'allerta "gialla" su tutto il territorio regionale fino alla mezzanotte di venerdì. Intanto, prosegue la stima dei danni e gli interventi da parte dell'Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. Soprattutto nel Ferrarese, Modenese e Parmense. Rinviata a inizio della prossima settimana la visita del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, a Bondeno (Ferrara), prevista inizialmente per venerdì, per consentire il ripristino delle condizioni di normalità, messe in crisi dalle ulteriori forti piogge della notte e della mattina, che stanno causando altri disagi.

 

Da ore sono al lavoro personale e mezzi dei Comuni e dell'Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. Al tempo stesso, dal punto di vista amministrativo, la Regione èal lavoro per formalizzare la dichiarazione dello stato di crisi regionale già nelle prossime ore, e per richiedere lo stato di emergenza nazionale al governo assieme alle Regioni Toscana e Liguria.

 

Venezia, nuove verifiche sul campanile di San Marco - I vigili del fuoco hanno fatto alcune verifiche al campanile di San Marco, alla base del quale giovedì erano stati notati frammenti di mattoni dopo il fortunale che si era abbattuto in città. La polizia locale ha delimitato l'area per consentire il sopralluogo dei tecnici dei pompieri. Esclusi problemi statici al campanile, tra le ipotesi vi è quella che una delle pareti possa essere stata colpita da uno degli oggetti - sedie, tavolini, suppellettili - sollevati dal forte vento, e che qualche scheggia di mattone possa essere caduta a terra. Giovedì sera, il Patriarcato di Venezia, dopo le verifiche tecniche compiute dalla Procuratoria di San Marco, aveva smentito la caduta di frammenti dal campanile a seguito degli eventi meteorologici.

 

Coldiretti: "Per l'agricoltura è una calamità" - Le grandinate e le trombe d'aria che hanno colpito a macchia di leopardo le regioni del Centro-Nord hanno provocato danni incalcolabili all'agricoltura. E' quanto emerge dal primo bilancio della violenta ondata di maltempo effettuato dalla Coldiretti che chiede di verificare le condizioni per lo stato di calamità nelle zone agricole. A soffrire del violento cambiamento meteo - sottolinea - sono state principalmente le coltivazioni di stagione in un momento in sono in corso la vendemmia e la raccolta di frutta e verdura estive ed in autunno inizierà quella delle olive.

 

In Piemonte grandine e vento si sono abbattuti nella zona di Baraggia (Biella), Bellinzago e Caltignaga in provincia di Novara con danni sul riso, mentre in Emilia nella zona di Parma violentissime grandinate hanno colpito Bedonia e Fontanellato, e nel Modenese il forte vento ha fatto cadere a terra una parte consistente delle pere abate con perdite fino al 50% in alcune aziende. Anche in Romagna, nel Ferrarese, è iniziata la conta dei danni a pere, mais mentre la furia del nubifragio ha distrutto serre e coltivazioni di angurie e sfondato tetti.

 

In Liguria ingenti danni nel Tigullio compreso il primo entroterra dove sono state colpite le coltivazioni olivicole, viticole e orticole. A La Spezia ci sono danni alle strutture. In Toscana nella zona di Massa Carrara - spiega Coldiretti - sono stati colpiti vigneti, olive, pesche, pere e mele. Disperse anche decine di famiglie di api. Nel Lazio gravi danni che vanno da alberi di ulivo sradicati alle coperture delle serre divelte. In Friuli Venezia Giulia il maltempo ha colpito in particolare le province di Udine e Pordenone. La pioggia - conclude Coldiretti - era attesa per combattere la siccità ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa. I forti temporali, soprattutto se accompagnati da grandine aumentano solo i danni.

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