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Da gennaio a oggi, le strade italiane sono state teatro di una vera emergenza: ben 125 ciclisti hanno perso la vita, secondo i dati diffusi dall'Osservatorio Sapidata-Asaps, l'Associazione sostenitori e amici della Polizia Stradale con sede a Forlì. Il bilancio è in netto peggioramento rispetto al 2024, con un incremento del 21,8% nel primo semestre dell'anno. Le vittime sono in gran parte uomini (115) e in misura minore donne (10), ma colpisce soprattutto l'età anagrafica: ben 61 ciclisti deceduti avevano più di 65 anni, quasi la metà del totale. Solo negli ultimi dieci giorni si contano sei morti, tutti anziani.
Il mese più drammatico è stato maggio, con 25 decessi, record negativo degli ultimi anni. Seguono giugno con 21 vittime e luglio con 19. Nei mesi precedenti si registrano: 12 morti a gennaio, 15 a febbraio, 14 a marzo e 19 ad aprile. Preoccupa anche il fenomeno della pirateria stradale: sono dodici i casi in cui i responsabili degli incidenti sono fuggiti dopo aver travolto i ciclisti. La Lombardia è la regione con il numero più alto di vittime (31), seguita da Emilia-Romagna (22) e Veneto (16). In Lombardia e Veneto, solo negli ultimi dieci giorni, sono deceduti rispettivamente tre e due ciclisti.