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Castellammare di Stabia, è deserta la "marcia anticamorra"

Il corteo è stato organizzato dopo che i clan hanno inviato un messaggio di morte ai "pentiti" bruciando un fantoccio nel rione Savorito

Castellammare di Stabia, è deserta la
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Non si è presentato quasi nessuno alla marcia anticamorra organizzata a Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli.

Vuoto e silenzio sono stati gli accompagnatori dell'iniziativa che si è svolta nel rione Savorito proprio dove lo scorso 7 dicembre i clan hanno inviato il loro messaggio di morte ai "pentiti" della camorra, bruciando un fantoccio in cima a un falò con lo striscione "Così devono morire i pentiti, abbruciati". Presente alla marcia il suo promotore: Nino Di Maio, un cittadino che si batte per garantire i diritti ai disabili, il sindaco Gaetano Cimmino, pochi rappresentanti politici, giornalisti e forze dell'ordine.

All'iniziativa mancavano gli studenti, gli operai, la chiesa e pure le mamme che Nino DI Maio aveva invitato a partecipare al "corteo silenzioso" per dire "no alle mafie". Grandi assenti anche molte associazioni che si battono per la legalità. Come fa notare qualcuno "si è trattato di una iniziativa reclamizzata per canali non convenzionali", visto che il suo organizzatore aveva promosso l'evento distribuendo volantini qua e là.

Tuttavia alcuni rappresentati di partiti presenti in consiglio comunale si sono recati all'appuntamento alle ore 9 nel piazzale del "falò della vergogna". Ma gli abitanti del quartiere non si sono fatti vedere. Qualcuno ha seguito dalle finestre delle palazzine popolari il presidio che si è sciolto dopo qualche ora rinunciando a proseguire, così come era stato annunciato, fino al comune della città.