Speciale Chiara Ferragni, il pandoro-gate
A MILANO

Caso Pandoro, Chiara Ferragni in tribunale: "Sono tranquilla e fiduciosa"

L'influencer è accusata di truffa aggravata. Gli avvocati: "Ha già risarcito, non può pagare due volte"

19 Dic 2025 - 17:36

"Sono tranquilla e fiduciosa, speriamo bene. Siamo fiduciosi". Lo ha dichiarato Chiara Ferragni, durante una pausa dell'udienza per il processo per il "Pandoro gate" in corso a Milano. I suoi legali hanno ricordato che l'influencer ha già risarcito per la pubblicità ingannevole e condannarla significherebbe farla pagare due volte per lo stesso fatto violando uno dei principi cardine del diritto. La sentenza è prevista per il 14 gennaio.

L'accusa

 Il processo vede Chiara Ferragni imputata per truffa aggravata per la beneficenza legata alle vendite del "Pandoro Pink Christmas" di Balocco del Natale 2022 e delle Uova di Pasqua '21-'22 di Dolci Preziosi e griffate "Ferragni". "Ho ascoltato i miei avvocati e sono tranquilla e fiduciosa, speriamo bene. Siamo fiduciosi, dai", ha detto l'influencer. I suoi legali hanno chiesto l'assoluzione.

L'arringa difensiva

 Da quanto si apprende sui contenuti delle arringhe a porte chiuse, per i difensori di Ferragni - gli avvocati Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana - condannare l'influencer anche in sede penale, dopo che l'influencer ha chiuso la partita amministrativa con risarcimenti e donazioni per circa 3,4 milioni di euro, rappresenterebbe una violazione del principio del ne bis in idem che vieta di perseguire una persona già condannata per gli stessi fatti.

In quasi quattro ore, Iannaccone e Bana avrebbero citato alcune vicende "simili", legate alla pubblicità ingannevole su temi ambientali o di sostenibilità in cui società e aziende, una volta multate, non hanno affrontato anche i procedimenti penali. I legali della 38enne avrebbero insistito sulla "buona fede" di Ferragni, valorizzando le dichiarazioni spontanee rese dall'imputata alla scorsa udienza del 25 novembre.

Da quanto trapelato, la difesa avrebbe contestato al procuratore aggiunto Eugenio Fusco e al pm Cristian Barilli, che hanno coordinato le indagini del Nucleo Pef della guardia di finanza, anche l'assenza di causalità fra i presunti "artifizi e raggiri" contestati per dimostrare la truffa e la decisione dei consumatori di acquistare pandori e uova di Pasqua. La Procura di Milano sta valutando se replicare. Nelle prossime ore prenderanno la parola le difese dei coimputati di Ferragni.

"Ecco perché Chiara Ferragni è innocente"

 "Sappiate che Chiara è innocente da qualunque punto di vista si guardi questa vicenda. Non c'è reato", hanno affermato i legali dell'influencer uscendo dall'aula. "Abbiamo presentato gli elementi a favore dell'innocenza di Chiara e aspettiamo la conclusione da parte degli altri difensori - hanno ulteriormente chiarito i gli avvocati -. Abbiamo sostenuto che Chiara è innocente, abbiamo sostenuto l'innocenza di Chiara per molteplici ragioni, le abbiamo rassegnate al giudice e le lasciamo alla camera di consiglio".

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