La questione sollevata dal presidente del Cai altoatesino e da un consigliere comunale di FdI. Il vicepresidente della provincia di Bolzano: "scelta sbagliata"
© Facebook / Carlo Alberto Zanella
In Alto Adige è polemica per la scelta di installare cartelli dei sentieri scritto solo in tedesco. Per Marco Galateo, esponente di Fratelli d'italia e vicepresidente della Provincia autonoma di Bolzano, si tratta di "una scelta sbagliata, contro legge e buon senso", e garandisce: "Ne parlerò con il presidente Kompatscher". Un intervento che arriva dopo che il presidente del Cai altoatesino, Carlo Zanella, e il consigliere comunale di FdI Tritan Myftiu, hanno documentato la presenza di segnaletica solo in tedesco in diverse zone montane.
Secondo Galateo, "questa terra vive dell'equilibrio delicatissimo tra le sue componenti linguistiche e culturali. Spendere denaro pubblico, quindi di tutti, per installare segnaletica che esclude una parte della comunità, quella italiana, vera minoranza territoriale, e milioni di turisti italiani e stranieri, significa ignorare un patrimonio costruito con fatica in un secolo di storia. Non è una questione ideologica o nazionalistica, ma di buon senso e di sicurezza: in montagna, la chiarezza delle indicazioni può fare la differenza in caso di emergenza. E il bilinguismo va garantito ovunque".
Il vicepresidente dell'Alto Adige (dove la destra governa assieme alla Svp, partito storico degli altoatesini) sottolinea che il bilinguismo non è una mera formalità burocratica, ma un valore fondante dell'autonomia stessa: "Difendere il bilinguismo significa rafforzare la convivenza pacifica, garantire pari dignità a tutti i cittadini e migliorare l'accoglienza verso chi viene a scoprire le nostre montagne. Non rispettarlo è un passo indietro per tutta la comunità".