FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Cantù (Como), nega la festa pubblica del Ramadan: il sindaco dovrà pagare le spese legali

L'associazione Assalam vince il ricorso al Tar. "Non concordiamo con la posizione espressa dal Tar, ma la rispettiamo", ha commentato la prima cittadina Alice Galbiati

Cantù (Como), nega la festa pubblica del Ramadan: il sindaco dovrà pagare le spese legali - foto 1
ansa

Il sindaco di Cantù (Como), Alice Galbiati, dovrà pagare spese legali per un totale di 500 euro per aver negato lo svolgimento della festa pubblica del Ramadan in un capannone industriale in periferia.

Lo ha stabilito il Tar di Milano, accogliendo il ricorso presentato dall'associazione culturale Assalam. "Il diniego è illegittimo perché prevale il diritto di culto, ma l'amministrazione continua a negarlo", aveva sottolineato l'avvocato del centro islamico. La sentenza è stata emessa a marzo, ma l'obbligo del pagamento degli oneri legali è arrivato ora. Le celebrazioni musulmano del "digiuno sacro" si sono quindi regolarmente svolte fino all'8 aprile.

 

Cantù (Como), nega la festa pubblica del Ramadan: il sindaco dovrà pagare le spese legali - foto 2
Tgcom24

 

"Non concordiamo con la posizione espressa dal Tar, ma la rispettiamo", aveva commentato la prima cittadina, ribadendo che il capannone di via Milano scelto dall'associazione islamica "non era consono a ospitare manifestazioni religiose".

 

 

Il "no" al Ramadan pubblico di Alice Galbiati aveva ricevuto la solidarietà di esponenti politici. L'europarlamentare leghista Angelo Ciocca ha parlato di "decisione dettata dalla tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza. Questo verdetto è ingiusto e preoccupante, in quanto mina l'autonomia decisionale degli amministratori locali, che dovrebbero poter agire nell'esclusivo interesse della propria comunità". Sulla stessa linea anche le dichiarazioni del sottosegretario dell'Interno Nicola Molteni: "Tar e Consiglio di Stato hanno stabilito che il capannone di via Milano non può essere un luogo di culto, ed è singolare che lo stesso Tribunale continui a consentire la preghiera".

TI POTREBBE INTERESSARE

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali