Frana a Ischia, rabbia e dolore della gente: "Se non si mette in sicurezza la montagna, tutti via dall'isola"
A "Mattino Cinque News" le testimonianze dal luogo del disastro
Cosa resta dopo la frana a Ischia? Le telecamere di "Mattino Cinque News" a Casamicciola hanno ripreso la situazione dopo l'alluvione del 26 novembre che ha provocato otto morti, quattro dispersi e centinaia di sfollati. Residenti che mostrano dolore, rabbia e rassegnazione per una tragedia che forse si poteva evitare. "Se non si mette in sicurezza la montagna, dobbiamo andare tutti via dall'isola", dice Nicola, funzionario comunale, che dalla sua abitazione ha visto la frana travolgere tutto. La sua casa è stata risparmiata dalle auto parcheggiate che hanno frenato l'ondata di fango. "Ricordiamoci di chi è morto, non pensiamo all'abusivismo e alle polemiche".
"Si è staccato un pezzo della montagna, c'è stato un cataclisma e non ci si poteva fare niente", prosegue Nicola. "Gli ultimi interventi di mitigazione contro il rischio idrogeologico risalgono agli anni Quaranta", aggiunge Agostino, di un'associazione ambientalista ischitana. La Procura intanto indaga sul disastro a partire dalle mancate demolizioni delle abitazioni abusive e sugli "allarmi inascoltati". L'ex sindaco di Casamicciola aveva lanciato un Sos per avvertire le autorità del rischio idrogeologico.
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