51enne arrestato a Napoli

"Cambia cognome", minacce e insulti alla figlia gay | Lei: "No, tenerlo sarà una vittoria"

Dopo aver tentato un'irruzione in casa della ragazza minacciandola di morte per il suo orientamento sessuale, l'uomo è stato arrestato

08 Set 2025 - 16:56
 © Ansa

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Le sue urla avevano scosso i clienti del bar nella zona di Santa Chiara, in pieno centro storico a Napoli. Si era rivolto duramente alla figlia, al lavoro in quel momento nel locale, ripetendole ossessivamente quel suo 'ordine': "Devi cambiare cognome''. Non accettava infatti l'omosessualità della figlia, argomento che era al centro di una serie di precedenti violente e ripetute discussioni in famiglia che avevano reso la situazione insostenibile.

Dopo la sfuriata in pubblico se n'è andato. Ma non si è affatto arreso. Anzi. Dopo qualche ora è riandato all'attacco in maniera ancora più decisa. Si è presentato infatti davanti all'abitazione nel centro della città nella quale vivono la figlia e la madre. Ha iniziato a bussare con pugni e colpi alla porta e urlando una serie di minacce se non lo avessero fatto entrare in casa. Mamma e figlia naturalmente non si sono fatte convincere. Nel frattempo i carabinieri della compagnia Centro impegnati nelle strade del centro storico e dei baretti di Chiaia per i controlli della movida sono stati allertati dalla centrale operativa e sono intervenuti sul posto.

Ha minacciato di morte la figlia

 L'uomo, che ha 51 anni, proprio in quel momento stava tentando di sfondare la porta di ingresso dell'abitazione della figlia 24enne che si era barricata in casa. I militari hanno accertato che non era la prima volta che accadeva e il 51enne, anche davanti ai carabinieri, ha continuato a minacciare di morte la ragazza. L'uomo è stato arrestato e trasferito in carcere. Dovrà rispondere di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia.

Il cognome non lo cambio, tenerlo sarà una vittoria

 La riposta della ragazza non si è fatta attendere. "Voleva che io cambiassi cognome. Non lo cambio. Voglio che il suo cognome con me adesso cambi completamente la mia generazione. E' solo una vittoria tenerlo ancora con me e crescere i miei futuri figli in una famiglia come si deve", ha detto in un'intervista alla Tgr Campania della Rai

"Non vedevo l'ora che tutto questo inferno finisse. Sono anni - aggiunge - che va avanti così e finalmente la forza è arrivata, è arrivata tanta forza e adesso posso dire di stare tanto tranquilla e di stare in pace sia con me stessa e sia con tutto quello che mi circonda". La giovane spiega che la vicenda "andava avanti da tanti, tanti anni. E' stato tragico. Ho combattuto con mia madre per cercare di farle capire che tante cose non erano normali, che eravamo una famiglia molto disfunzionale. Mia madre dopo tanti ha aperto gli occhi e ha combattuto insieme a me e sono contenta molto contenta di questo".

Il suo è un messaggio anche agli altri. "Vorrei che tutti prendessero la forza di denunciare, affrontare e non mollare mai la presa. Nessuno è sbagliato a prescindere dal colore della pelle e delle preferenze sessuali".

Altri casi simili

 Solo pochi mesi fa a Ercolano i Carabinieri hanno arrestato una coppia di coniugi accusandoli di sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia. Non accettando l'orientamento sessuale della figlia di 19 anni, legata a una compagna ventenne che aveva avviato un processo di transizione di genere, la chiudevano in casa.

Drammatica poi la vicenda del ragazzino di 16 anni del quartiere napoletano di Poggioreale pestato dal padre a colpi di chiave inglese perché gay.

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