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Famiglia travolta in Cadore, nuovo video: Hutter fece inversione prima dell'incidente

Nel filmato si vede l'auto tornare a tutta velocità in paese. A Favaro Veneto si sono svolti i funerali delle vittime

Angelika Hutter fece inversione di marcia pochi minuti prima di imboccare via Udine dove investì, a bordo della sua Audi A3 nera, un'intera famiglia a Santo Stefano di Cadore, nel Bellunese.

E' quanto emerge da un video registrato dalle telecamere di sicurezza poste sulla Sr 355 Val Degano. Nelle immagini si vede la vettura, guidata dalla 32enne tedesca, fare inversione e poi immettersi nel senso di marcia che la condurrà in via Udine dove poi, pochi minuti dopo, falcerà Mattia Antonello, che avrebbe compiuto 2 anni il 16 luglio, papà Marco di 48 anni, e la nonna materna Maria Grazia Zuin, di 64 anni.

 

 

L'addio alla famiglia travolta in Cadore

 Mamma Elena piegata dal dolore incapace di entrare in chiesa. E' l'immagine simbolo dei funerali della famiglia Venezia - padre, figlio e nonna - falciata sul marciapiede da un auto a Santo Stefano di Cadore (Belluno). Sul sagrato delle chiesa di Sant'Andrea, a Favaro Veneto, nella terraferma veneziana, sfila la bara bianca di Mattia, avrebbe compiuto due anni domenica prossima, seguita da quella di Marco Antoniello (48) padre del piccolo e della nonna Mariagrazia Zuin (64).  Poi sorretta da amici, Elena si avvia in un silenzio surreale rotto solo dal suono della campana. Attorno il silenzio attonito di una comunità che si è trovata unita nel dolore ed allo stesso tempo fragile per l'accaduto.

 

Fotogallery - I funerali della famiglia travolta a Santo Stefano di Cadore

Un'intera città a salutare le vittime

 La chiesa è troppo piccola per tutti ed a quel punto si popola il campo da gioco della parrocchia dove tre megaschermi permettono di seguire la funzione religiosa. Sull'altare, assistito da altri sacerdoti, celebra don Giuseppe. Il sacertote fa fatica a parlare, è commosso, ricorda che proprio a Sant'Andrea solo un anno fa aveva battezzato Mattia. "Una tragedia, tre vite spezzate - dice - Mattia appena sbocciato, Marco, un padre con tanti progetti e una nonna, Marigrazia, sempre pronta a dare". Difficile per don Giuseppe offrire risposte e cosi' "davanti a queste morti restiamo sconvolti" e parla di "sentimenti diversi che riempiono i nostri cuori". E poi quel "nodo allo stomaco" che gli è venuto quando ha saputo. Don Giuseppe fa solo un accenno all'incidente ricordando quelle tre vite spezzate mentre erano in vacanza, felici: "chi è alla guida può essere una persona fragile che può sbagliare e che mette in pericolo la sua vita e quella degli altri".

 

Dopo la benedizione per oltre un'ora le bare hanno sostato sul sagrato della chiesa; in tanti hanno voluto abbracciare
Elena ed il nonno Lucio. Al loro fianco il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro - in città è stato lutto cittadino -, il sindaco di Santo Stefano di Cadore, Oscar Meneghetti, e il Prefetto di Venezia Michele di Bari. 

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