l'appello

Bus ribaltato nel Trevigiano, un testimone: "Tre immigrati tra i primi soccorritori, premiamoli"

"È anche grazie a loro se i genitori di quegli studenti hanno potuto tirare un sospiro di sollievo"

31 Ott 2025 - 09:49
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Nel momento più critico del drammatico incidente che ha coinvolto un bus carico di studenti a Oderzo, nel Trevigiano, tre giovani immigrati sono stati tra i primi a prestare soccorso. E ora un testimone chiede che vengano rintracciati e premiati per il loro gesto. In un'intervista al Gazzettino il testimone, Sandro Gressani, bancario di Caorle, ha raccontato che "eravamo in quattro fuori dal bus e abbiamo spaccato il vetro con un sasso, dopodiché abbiamo scongiurato un possibile principio di incendio, in attesa dei soccorsi".

L'intervento determinante

 Gressani ha spiegato che dopo aver frantumato il finestrino, per evitare che gli studenti si tagliassero con le schegge si è tolto il giubbotto e lo ha posato sul telaio, permettendo così ai ragazzi di uscire in sicurezza. "Insieme a me - ha raccontato l'uomo, riferendosi ai tre - c’erano solo loro": l'uomo racconta che probabilmente "erano centrafricani e posso dire che parlavano perfettamente in italiano". E il loro intervento, secondo il testimone, è stato determinante. Alcuni studenti erano in preda al panico, ma grazie all’aiuto dei tre immigrati e all’autista del bus, che è riuscito ad aprire la botola sul tetto, tutti i ragazzi sono stati evacuati prima dell’arrivo dei soccorsi.

Scongiurato il pericolo d'incendio

 Dopodiché "eravamo molto preoccupati perché nell'impatto si era spaccato il serbatoio e il carburante fuoriusciva in quantità davvero significativa". A quel punto, visto che c'erano anche alcuni cavi elettrici penzolanti, "abbiamo recuperato un estintore dal furgoncino di alcuni operai e lo abbiamo svuotato sul gasolio". Dopodiché "quando sono arrivati l'elisoccorso, le ambulanze, la polizia e i carabinieri ci siamo persi di vista, e poi anch'io sono andato al lavoro".

La richiesta di riconoscimento pubblico

 Gressani ha spiegato di essersi fatto avanti ora per raccontare l'accaduto "perché vorrei che quei tre giovani immigrati che erano lì con me venissero rintracciati e premiati perché se lo meritano". Il testimone ha quindi sottolineato che i tre "sono stati bravissimi nell'adoperarsi fin dal primo istante. È anche grazie a loro se i genitori di quegli studenti hanno potuto tirare un sospiro di sollievo dopo essere accorsi con il terrore stampato in faccia".

L’incidente

 L’incidente è avvenuto mercoledì 29 ottobre 2025 a Piavon di Oderzo (Treviso), quando un Suv guidato dall’85enne Germano De Luca ha perso il controllo e si è schiantato contro un bus con circa 50 studenti a bordo. L’anziano era alla guida nonostante la patente non fosse stata rinnovata per motivi sanitari. Il bus si è ribaltato nel fossato, causando contusioni a undici studenti e all’autista.

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