è accaduto a Caponago

Brianza per quattro giorni senza Internet: colpa di una volpe

Risolto il mistero del guasto che ha mandato in tilt cittadini, imprese e pubblica amministrazione, compreso il Punto prelievi. Si valuta un'azione collettiva per il risarcimento dei danni subiti

25 Ott 2025 - 10:10
 © Ansa

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Un guasto alla rete Internet durato 4 giorni, che aveva messo ko un'intera comunità in Brianza, con i cittadini che avevano intasato i centralini delle rispettive compagnie telefoniche, del Comune di Caponago (Monza Brianza) e di tutto il territorio coinvolto, ma anche i social per lamentare l'isolamento. Persino il laboratorio Punto prelievi aveva dovuto sospendere il servizio, così come gli uffici comunali, Anagrafe compreso. Per giorni, dunque, inspiegabili le cause del guasto, fino alla soluzione del mistero che lascia aperta una strada per una possibile class action. A "sabotare" il funzionamento della trasmissione dei dati è stata, infatti, una volpe. Ecco come ha fatto.

 

Il sabotaggio della volpe

 Stando alla ricostruzione dei tecnici intervenuti e riportata prima sulla pagina social del Comune di Caponago e poi sul sito Monza Today, domenica 19 ottobre la volpe sarebbe caduta accidentalmente in un pozzetto della linea telefonica rimasto senza coperchio. L'animale, nel tentativo di risalire in superficie, aveva rosicchiato i cavi della fibra mandando in tilt tutti i collegamenti "da cui passano i dati praticamente di tutti gli operatori di linea fissa", scrive l'Amministrazione. Che aggiunge: "Tirata fuori la volpe, viva, sono state effettuate le operazioni di sanificazione dell'ambiente e la riparazione della linea" dal 23 ottobre.

"Quanto accaduto questa settimana - precisa il Comune - è stato qualcosa che ha creato dei problemi ai cittadini, alle imprese del territorio e agli uffici comunali stessi. Possono accadere dei guasti ma non è tollerabile un'interruzione così prolungata del servizio visto che ormai attraverso le linee telefoniche vengono eseguite operazioni importanti e critiche".

Il pugno duro del Comune

 "L'infrastruttura è privata, - si sottolinea - quindi la gestione non è di diretta competenza della Pubblica Amministrazione, ma l'importanza di tale mezzo di comunicazione richiede che anche il Pubblico abbia competenza in materia. Il Comune sta lavorando in collaborazione con i soggetti coinvolti (pubblici e privati) affinché si possa fare luce su quanto accaduto, si possano verificare le responsabilità e soprattutto evitare che si ripetano situazioni del genere in futuro".

E, nonostante il lieto fine, il caso non sembra essere stato chiuso. "Gli interrogativi sono molti, ad esempio per quale motivo non sono stati informati gli uffici comunali di fronte a un evento di questo tipo? E' evidente che qualcosa non ha funzionato e che occorrerà mettere mano alle procedure", è la conclusione, mentre si valuta anche una class action.

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