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Borseggiatrici metro, la testimonianza: "Sono nata ladra e continuerò a esserlo"

La donna a "Dritto e Rovescio": "La responsabilità è del Governo che ci costringe alla povertà" 

Ma le borseggiatrici vogliono davvero cambiare vita? Se lo chiede "Dritto e Rovescio" che intervista gli uomini e le donne che vivono nei campi rom del Milanese. "Andiamo a rubare al supermercato per fare mangiare i nostri figli, rubiamo i vestiti, è normale per noi", così una di loro, ai microfoni di Rete 4, racconta la quotidianità e spiega perché per la loro comunità è normale rubare per vivere. "Sono nata ladra e continuerò a essere ladra, finché il Governo non darà alla gente povera la possibilità di vivere dignitosamente", dichiara la donna che racconta di aver parlato più volte con la consigliera comunale Diana Alessandra De Marchi per trovare una soluzione ai suoi problemi, ma di non aver risolto nulla: "Lei ci parla, ci parla, ma non fa niente". 

Dal campo di Baranzate il viaggio continua a Segrate dove alcune roulotte hanno improvvisato un piccolo accampamento. I pareri della comunità rom, però, non cambiano. "Noi siamo abituati a vivere così. Ci arrangiamo", spiega una donna mentre mostra il luogo in cui vive. Alcuni di loro spiegano che non hanno i documenti per poter lavorare regolarmente, per questo alla fine risulterebbe più semplice rubare. "Ci vuole la scuola, la residenza, nessuno ci vuole, nessuno ci aiuta. Sono dalla parte di chi ruba, dobbiamo pur sempre campare", conclude una di loro. 

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