A “Pomeriggio Cinque” la diretta esclusiva con la donna da Villa S. Lucia
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“È rientrato alle 15.30. In caserma mi ha chiesto di mentire, di dire che era rientrato alle 14-14.30 ma non lo ho fatto”. A parlare è Anna, la compagna che da 17 anni è accanto a Nicola Feroleto, ora in carcere come sospettato per con concorso in omicidio, per essere stato presente all’uccisione del figlio Gabriel, probabilmente soffocato dalla madre.
In diretta da Villa S. Lucia a “Pomeriggio Cinque” la donna racconta la sua vita accanto a un uomo che ha dato alla luce il figlio con un’altra e poi i momenti successivi allo strangolamento di Gabriel. “Io sapevo di loro, lui il bambino non lo voleva”, spiega la donna, aggiungendo che la madre del piccolo non lavorava e si faceva portare in giro da Nicola. “Lui è rientrato tranquillo alle 15.30 quel giorno, si è lavato le mani e si è messo a mangiare”. Poi la richiesta di mentire: “Ma non lo ho fatto, mi voleva inguaiare ma io ho detto di no”. E poi conclude: “Gli sputerei in faccia”.