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Benno Neumair, la vita in carcere dopo l'isolamento tra scacchi e giustizia riparativa

Nessun contatto con la sorella Madé. E scoppia la polemica: "Non ha mai chiesto scusa"

11 Nov 2025 - 17:29
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Benno Neumair, il bolzanino che sta scontando l'ergastolo per aver ucciso nel 2021 i suoi genitori e per averli poi gettati nel fiume Adige, ha iniziato un percorso di giustizia riparativa con due zie. Con la sorella Madé, invece, per il momento non ci sono ancora contatti. Lo scrive il quotidiano Alto Adige. Il 34enne ha terminato a settembre il periodo di isolamento nel carcere di Montorio a Verona, dove ora insegna il gioco degli scacchi ad altri detenuti.

Il percorso di giustizia riparativa

 Circa una volta al mese incontra due zie che hanno deciso di accogliere la richiesta di Benno. Si tratta di un percorso complementare e non alternativo alla pena, introdotto dalla riforma Cartabia, che punta a ristabilire le relazioni spezzate dal reato.

Con la sorella Madé per il momento non è in contatto. "Un percorso di giustizia riparativa - commenta sul quotidiano Carlo Bertacchi, avvocato di parte civile - passerebbe necessariamente attraverso il riconoscimento delle proprie responsabilità, cosa che, ad oggi, non è mai avvenuta. Benno non ha mai cercato un contatto con Madé".

Benno, "nonostante un carattere complesso, si è integrato positivamente all'interno della struttura carceraria. Inizialmente si temeva che, a causa dei suoi disturbi, potesse manifestare comportamenti autolesionistici, ma non ha mai creato problemi: mantiene un atteggiamento tranquillo ed equilibrato", informa invece il legale di Benno, l'avvocato bolzanino Flavio Moccia.

Riforma Cartabia, cos'è la Giustizia riparativa

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