Catania, in una lite per una ragazza
Ucciso a calci e pugni durante una lite per una ragazza. E' avvenuto a Paternò, in provincia di Catania. La vittima è un giovane di 22 anni, Antonino Rau. Ad ammazzarlo è stato un suo coetaneo, Giuseppe Fisichella. I due hanno avuto un diverbio all'interno di un bar a causa dei "pesanti apprezzamenti" della vittima nei confronti della cassiera. La discussione è poi degenerata fuori dal locale in una scazzottata in cui Rao ha avuto la peggio.
Il 22enne è morto nell'ospedale "Santissimo Salvatore" di Paternò, dove era stato ricoverato per un trauma cranico e lesioni. Il giovane che l'ha ucciso è incensurato. I carabinieri lo hanno fermato e interrogato. Ha confessato.
Quando il giovane è stato fermato non sapeva che Rau fosse morto. "Credevo soltanto di averlo ferito", ha detto al magistrato che coordina le indagini, Antonino Faro, prima di scoppiare a piangere. Poi ha raccontato la sua verità.
La vittima, poco prima delle 3, è entrata in un bar nella zona dei "Quattro Canti", nel centro del paese che è sempre aperto. Il giovane avrebbe fatto pesanti apprezzamenti nei confronti di una giovane ragazza che lavora nel locale, a difesa della quale è intervenuto Fisichella. Ne è nata una lite con una colluttazione, che è stata interrotta da altri presenti. Sul posto sono subito arrivati i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Paternò, ma i due giovani erano già andati via.
Due ore dopo Rau e Fisichella, casualmente, si sono incontrati davanti allo stesso bar. E' esplosa una nuova lite, questa volta ancora più violenta. Ad avere la peggio è stato Rau, che ha battuto la testa a terra con violenza. Il giovane si è rialzato, ma all'improvviso è crollato a terra svenuto. Soccorso, è stata condotto nell'ospedale "Santissimo Salvatore" dove è morto dopo il ricovero per i postumi di un esteso trauma cranico.