MANCATE DICHIARAZIONI

Evasione fiscale, Fiamme gialle sequestrano65 milioni di beni alla casa di moda Marzotto

L'ipotesi di reato è di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi. Tredici gli indagati. Sarebbe stata costituita una holding in Lussemburgo. La difesa: "Atto infondato"

05 Nov 2012 - 16:55
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La guardia di finanza di Milano ha eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni immobili e partecipazioni societarie per un valore di oltre 65 milioni di euro nei confronti del gruppo della moda Marzotto. Nell'inchiesta sono indagate tredici persone, alcune appartenenti alla famiglia Marzotto. L'accusa nei loro confronti è quella di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi e degli immobili, terreni e partecipazioni societarie.

Non si è fatta attendere la replica dei legali della famiglia Marzotto, che parlano di sequestro "infondato" frutto di un "evidente sbaglio". Intanto però l'indagine della procura, in collaborazione con i funzionari dell'Agenzia delle Entrate, ha consentito di svelare in Italia la sede reale dell'amministrazione di una holding finanziaria che, si legge in una nota della guardia di finanza, "sarebbe stata formalmente e consapevolmente costituita in Lussemburgo".

Una società ad hoc per l'illecito
"La Igc - si legge in un passaggio del decreto che dispone il sequestro - è stata creata nel giugno 2006 e, una volta venduta la partecipazione in VFG (Valentino Fashion Group) e 'svuotata' del corrispondente prezzo, è stata ceduta e posta in liquidazione nei primi mesi del 2009, dimostrando così come il suo utilizzo sia stato fin dal principio preordinato al trasferimento in Lussemburgo delle plusvalenze derivanti dalla cessione delle partecipazioni Vfg omettendo così di dichiarare tale reddito in Italia". A disporre il sequestro è stato il gip Gianfranco Criscione, su richiesta dei pm Laura Pedio e Gaetano Ruta.

Attraverso le indagini, sarebbero stati individuati i luoghi in cui venivano effettivamente assunte le decisioni e impartite le direttive sulla gestione della società di diritto lussemburghese da parte di soci che risultavano essere quasi tutti residenti in Italia.

Gdf: un soggetto "fiscalmente residente in Italia"
Le Fiamme gialle inoltre hanno spiegato che è stato possibile "riqualificare la holding lussemburghese come soggetto fiscalmente residente in Italia, con conseguente emersione dell'obbligo di denuncia al fisco italiano di una plusvalenza da cessione di partecipazioni, realizzata nel 2007, per un valore di quasi 200 milioni di euro e per la quale è stata evasa una imposta di oltre 65 milioni di euro".

I beni sequestrati
Tra gli immobili sequestrati una villa di 25 vani a Cortina d'Ampezzo, case a Milano e Roma e un castello a Trissino (Vicenza). Tra i tredici indagati per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi figurano Matteo, Vittorio, Diamante, Maria Rosaria Cristiana e Margherita della famiglia Marzotto, e Andrea Isabella e Rosanna della famiglia Donà dalle Rose.

La difesa: "Infondati quei sequestri"
Sull'operazione effettuata, gli avvocati Piero Longo e Niccolò Ghedini replicano che i giudici hanno fatto uno "sbaglio evidente". Riguardo al sequestro disposto dalla Procura di Milano, secondo i due legali, "in relazione a una asserita evasione fiscale nei confronti di alcuni esponenti del gruppo Marzotto, si rileva come tale decisione sia del tutto infondata. Vi sono già agli atti numerose consulenze e precisa documentazione attestanti l'avvenuta regolarità delle operazioni compiute, assolutamente appalesate al mercato e alle autorità di controllo".

Inoltre, proseguono, "come risulta dalla documentazione bancaria, le plusvalenze derivanti dall'operazione sono state puntualmente dichiarate, assoggettate a tassazione e rimaste pacificamente nell'ambito dell'Unione Europea e, in particolare per la massima parte proprio in Italia. L'ipotesi quindi che fondi siano stati inviati alle Isole Cayman è frutto di un evidente abbaglio".

Indagini sull'acquisizione di "Valentino Fashion Group"

Quanto al sequestro di immobili, terreni e partecipazioni societarie, si inserisce nell'ambito di un'indagine della procura di Milano sulle plusvalenze finite nelle casse del gruppo dalla cessione di "Valentino Fashion Group" alla società di private equity Permira. Per gli inquirenti, l'intero profitto realizzato nell'affare Valentino, compresa la parte "guadagnata con l'evasione fiscale", sarebbe stato trasferito alle Isole Cayman.

Nel 2002 il gruppo Marzotto acquistò la maggioranza di "Valentino Fashion Group", casa nata dallo scorporo delle attività moda dal gruppo tessile Marzotto e sbarcata in borsa nel luglio del 2005. Nel 2007 il gruppo Marzotto la cedette alla società di private equity Permira per più di 700 milioni di euro. Lo scorso luglio il veicolo di investimenti del Qatar Mayhoola ha acquistato l'intera partecipazione in "Valentino Fashion Group" da "Red & Black Lux sarl", controllata da Permira insieme alla famiglia Marzotto.

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