NELLA STANZA DEI BOTTONI

P4, Bisignani tradito dal suo computer portatile

Intercettato nel suo studio romano grazie a una mail-spia inviata dagli investigatori

22 Giu 2011 - 11:28
Luigi Bisignani ©  Olycom

Luigi Bisignani © Olycom

Luigi Bisignani, l'uomo al centro dell'inchiesta sulla presunta P4, sapeva di essere intercettato. Lo aveva confermato lui stesso durante una telefonata al ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. Nessuno, però, gli aveva detto che il suo computer portatile era diventato una microspia utilizzata dagli inquirenti per entrare nel cuore del suo studio. Tutto grazie a una mail-spia che ha infettato il sistema.

Dal 2 novembre 2010, giorno in cui la mail dall'oggetto "Querela" è stata ricevuta dal computer della segretaria di Bisignani, ogni voce e ogni dialogo che avevano luogo nella stanza dei bottoni dell'ex giornalista, sono stati intercettati dagli agenti che stavano indagando. Ne è emersa, racconta il quotidiano "Repubblica", una rete di contatti da far impallidire i più potenti del Paese. Attraverso Rita Monteverde, la sua fidata collaboratrice, l'uomo gestiva dal piccolo studio in Piazza di Spagna, a Roma, nomine, ricatti e informazioni riservate.

Tra la Monteverde e Bisignani, nessun riferimento esplicito. Bastavano poche parole per capirsi e per annunciare la chiamata o la visita di personaggi di spicco che a turno chiedevano l'appoggio al faccendiere. Si va dal parroco che sta organizzando un incontro ad Assisi con il Papa, alle udienze per il futuro dell'As Roma. Inutile quindi il continuo via-vai di schede telefoniche che Bisignani aveva attuato per tutelarsi.

Tutte le informazioni filtravano da quello che lui stesso riteneva il luogo più sicuro. E' sempre qui che vengono intercettate le telefonate dell'ex presidente della Figc, Franco Carraro e del presidente della Ferrari, Montezemolo. Chiama più volte Flavio Briatore e scrive mail "la Votino". Un nome ai più sconosciuto, ma sufficiente Bisignani per capire che si tratta di Isabella Votino, la portavoce del ministro dell'Interno, Maroni.

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