il decesso di chiara arduino

Aosta, maestra di sci muore a 25 anni: malore prima di andare in pista

La piemontese Chiara Arduino lavorava a Cervinia, il cordoglio della Federazione italiana sport invernali

26 Ago 2025 - 14:35
 © @Unione Monregalese

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Era a casa e avrebbe dovuto accompagnare gli allievi dello sci club agli allenamenti sulle piste, ma aveva comunicato che sarebbe arrivata un po' più tardi. Poi i suoi colleghi, non vedendola, si sono preoccupati: è così che Chiara Arduino, maestra di sci di 25 anni, di Garessio (Cuneo), è stata trovata morta nell'abitazione di Valtournenche (Aosta), dove era ospite da qualche tempo. Le è stato fatale un malore. Il cordoglio della Federazione italiana sport invernali.

La storia di Chiara Arduino

 "Goditi ogni istante della tua vita", aveva scritto nella bio del suo profilo Instagram Chiara Arduino, che aveva superato una malattia. Diplomata al liceo Vasco Beccaria Govone di Mondovì, la giovane si era laureata nel novembre 2024 a Torino nella triennale in Servizi sociali e recentemente aveva ripreso a sciare e ad arrampicarsi in montagna. Era stata una promessa dello sci e dello sci aveva fatto la sua vita. Da qualche tempo lavorava in Valle d'Aosta.

Il cordoglio

 "Come amministrazione esprimiamo il nostro più profondo cordoglio e le più sentite condoglianze alla famiglia e ci stringiamo attorno ai suoi cari, al papà e alla mamma", dichiara il vicesindaco di Valtournenche, Massimo Chatrian.

"Chiara - scrive la Fisi in una nota - aveva una grande passione per lo sport e per la montagna, tanto da avere iniziato da piccolissima come giovane atleta nel Garessio, nel Sangiacomo e poi nel Mondolé Ski team, per poi diventare maestra di sci nello sci club Ceva. Lavorava a Valtournenche, dove è stata colpita da un malore improvviso che le è stato fatale. La Federazione italiana sport invernali si stringe alla famiglia Arduino in questo momento triste e doloroso".

Anche l'Associazione valdostana maestri di sci esprime il proprio cordoglio alla famiglia della "stimata collaboratrice della Scuola sci del Breuil". L'Avms scrive in un post: "Una vita spezzata troppo presto, lasciando un vuoto incolmabile in tutti coloro che l'hanno conosciuta e apprezzata".

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