Ancona, la vendetta di una badante: sostituita da una più giovane, rompe il naso alla rivale
Era andata in ferie e un'altra donna l'aveva sostituita: tornata dalle vacanze era stata licenziata. Oltre 50 giorni di prognosi per la vittima che ha denunciato l'aggressione subita
Al ritorno dalle ferie era stata licenziata e sostituita da una donna più giovane.
Uno sgarbo che non era andato giù a una donna peruviana di 66 anni che lavorava come badante. Lo stesso giorno del licenziamento, la donna aveva aspettato la rivale e connazionale sotto casa dell'ex datrice di lavoro e le aveva sferrato un pugno rompendole il setto nasale.
La vicenda
A processo la 66enne che dovrà rispondere dell'accusa di lesioni aggravate. Sentita dal giudice, la vittima ha raccontato l'episodio, avvenuto una sera di novembre dello stesso anno. Durante il periodo di ferie della badante, l'anziana si era trovata meglio con la sostituta, decidendo così di assumere lei al posto della "titolare". Quel giorno la sua datrice di lavoro, un'anziana del centro città, le aveva detto di non farsi trovare in casa perché sarebbe venuta la ex badante a riprendere i suoi effetti personali e a riscuotere gli ultimi pagamenti. C’erano dei dissapori per quel licenziamento e non voleva creare attriti.
L'aggressione
La 66enne se ne era poi andata e così la nuova badante era stata chiamata al telefono per darle il via libera a rientrare. Ma la connazionale le avrebbe teso un agguato nascondendosi sotto casa, dentro un’auto in sosta. L’avrebbe raggiunta alle spalle poi strattonata e nel girarsi l’aveva colpita con un pugno urlando: "Sei una str..., mi hai rubato il lavoro". La vittima era finita in ospedale con una prognosi di 50 giorni, il referto parlava di rottura del naso e di un labbro. La 37enne era stata soccorsa dalla figlia della donna che accudiva e dal suo compagno. Li aveva chiamati al cellulare dopo essere finita a terra sanguinante. Prima era stata medicata alla guardia medica, poi era stata portata in ospedale per le cure. Alla fine era scattata la denuncia ai carabinieri e nei giorni scorsi si è aperta la prima udienza del processo.
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