L'inseguimento nel 2023

Ancona, carabiniere sparò contro un'auto in fuga: il ferito chiede un risarcimento di 120mila euro

Una pallottola aveva colpito di schiena il conducente che fu operato e perse un rene

16 Giu 2025 - 19:02
 © Ansa

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Un 57enne di Osimo (Ancona) che due anni fa era stato raggiunto da un proiettile esploso dalla pistola d'ordinanza di un carabiniere dopo un inseguimento avvenuto per le vie di Ancona e terminato nel quartiere di Posatora ha chiesto un risarcimento di 120mila euro. L'istanza risarcitoria è stata avanzata lunedì mattina dalla parte offesa, attraverso il suo avvocato Ennio Tomassoni, davanti alla gup Francesca De Palma, durante l'udienza preliminare. Nel procedimento è imputato un militare del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Ancona, di 49 anni, originario del Lazio ma residente nel capoluogo dorico, accusato di lesioni per eccesso colposo dell'uso dell'arma, falsità ideologica e depistaggio.

Il conducente non si era fermato all'alt perché guidava senza assicurazione, con la patente scaduta da tre anni e una targa clonata al posto di quella vera. Per fermare l'automobile in fuga, una Polo Volkswagen guidata dal 57enne, la notte del 6 marzo 2023, il militare aveva esploso dei colpiti di pistola dopo che il conducente della vettura aveva tentato di investirlo in retromarcia. Una pallottola aveva colpito di schiena il conducente che fu operato e perse un rene. L'osimano si è costituito parte civile e chiama in causa anche il ministero dell'Interno come responsabile civile.

L'udienza è stata aggiornata al 3 novembre. Oltre alle lesioni, la procura contesta anche la falsità ideologica e il depistaggio perché il militare avrebbe dichiarato di aver sparato due colpi e non tre come emerso dalle indagini.

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